Se sei uno di quelli che pensa “Escape room? Facile, dove sta il problema?”, beh, preparati a rivedere le tue certezze con Horror Playtime - Room Escape. Qui non stiamo parlando di una fuga tranquilla con enigmi carini da risolvere sorseggiando un caffè. No, no. Il gioco ti butta dritto sul tetto di un edificio, proprio il giorno del tuo compleanno – cosa può andare storto, giusto? E invece, bam! Una donna misteriosa ti intrappola in una stanza da incubo pronta a scatenare la tua paranoia più profonda.
Il fulcro, ovviamente, è il puzzle solving, ma non il solito “trova la chiave – apri la porta”. Qui devi davvero usare il cervello: ogni oggetto, ogni piccolo dettaglio nell’ambientazione è un potenziale indizio nascosto (o trappola, a seconda di quanto la fortuna ti voglia bene). Immagina di girare per stanze con atmosfere da film horror, arricchite da enigmi che sembrano usciti da un libro di Dan Brown impazzito. I puzzle spaziano dal cercare oggetti, combinarli in modi improbabili (sì, ho passato minuti a strofinare e mettere insieme cose come un apprendista stregone), fino a decifrare criptici messaggi che ti fanno pensare “ma chi ha scritto ‘sta roba?”.
Il bello è il design ambientale che crea una tensione da brividi lungo la schiena: non si tratta solo di ragionare, ma di farlo mentre la paura ti fa dubitare se quella porta scricchiolante è solo il vento o qualcosa di decisamente meno amichevole. Ogni stanza è un microcosmo di enigmi che si collegheranno pian piano svelando la trama horror dietro la tua prigionia. Ti sfido a non lanciare il telefono per aria quando un dettaglio cruciale ti sfugge all’ultimo momento (tranquillo, io l’ho fatto almeno due volte).
In definitiva, se ti piacciono i rompicapi che ti fanno sentire intelligente ma col cuore a mille, questo titolo è il tuo prossimo gioco da provare. Hai il coraggio di passare dalla parte dell’intrappolato e mettere alla prova la tua capacità di osservazione in un ambiente dove ogni cosa, anche quella più innocua, potrebbe essere la chiave per fuggire o… finire ancora più intrappolato? E se la risposta è no, beh, almeno prova per vedere quanto riesci a resistere prima di urlare! GG.