Okay, mettiti comodo perché Flood Escape non è il solito platform dove salti e basta. Qui il vero nemico è l’acqua che sale, tipo quella zia invadente che arriva senza avvertire alle feste di famiglia. Hai 0 tempo per perderti in chiacchiere: tra salti, scivoli e corridoi allagati, devi scappare da un’enorme struttura che sembra uscita da un film catastrofico. E no, non è solo un “salta qui, evita lì”, ma un mix pazzesco di agilità e cervello, tipo fare il cubo di Rubik mentre scappi da un’ondata.
La meccanica di movimento è essenziale ma super soddisfacente: corri, salti e arrampicati con una fluidità che ti fa quasi sentire un ninja disperato. Il bello? Il gioco ti mette davanti a percorsi ostacolo che sembrano ideati apposta per farti bestemmiare dentro al casco. Tra piattaforme che scompaiono, spuntoni nascosti (e no, non sono decorazioni), e leve da attivare per aprire porte, ogni secondo conta. E ti assicuro, provare a manovrare mentre l’acqua sale ti regala quel mix di adrenalina e “ma come ho fatto a sopravvivere?” che ti fa venire voglia di rifarlo subito.
La gestione dei puzzle è l’altra chicca: non sono quei rompicapi che ti fanno alzare dal divano, ma abbastanza per farti spremere le meningi mentre schivi la marea. Qualche interruttore, un oggetto da raccogliere qui e là, e boom: la strada si apre (o crolla, a seconda di quanto sei svelto). Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma tranquillo, niente di troppo complicato. È proprio quel tipo di sfida che ti fa sentire un eroe, o almeno ti illude per qualche minuto prima che l’acqua arrivi sul serio.
Se ti ricordi la sensazione di correre contro il tempo, tipo l’ultimo minuto per consegnare un compito, Flood Escape la porta a un altro livello con la sua meccanica di progressione: ogni stanza è più tosta, ogni ostacolo più subdolo, e la pressione dell'acqua diventa sempre più insopportabile. Prima boss fight in quell'arena? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all'ultimo millisecondo. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, devi provarlo per credere.
In definitiva, Flood Escape è perfetto per chi vuole un platform che non ti lascia respirare nemmeno per un secondo, con una storia che fa da colonna sonora a tutta questa follia acquatica. Che tu sia un casual o un speedrunner incallito, qui c’è abbastanza pepe per farti tornare ogni volta a tentare di scappare da quella piscina infernale. GG e buona fuga!