Allora, immagina di svegliarti e scoprire che sei il protagonista di un incubo stile Isola dei famosi ma con meno celebrità e più morti viventi… o meglio, prigionieri e guardie armate fino ai denti che ti vogliono fare fuori a ogni costo. Benvenuto in Squid Escape Bloody Revenge, il gioco dove la fuga non è solo un’opzione, è una questione di vita o di game over. E sì, il tuo nuovo “appartamento” è una prigione su un’isola deserta piena di trappole che ti farebbero rimpiangere persino i puzzle più frustranti di The Room.
Il cuore pulsante di questa follia è la combo di combattimento e sopravvivenza. Ti ritroverai tra sparatorie che ti faranno sentire il protagonista di un film action anni ’80 e sfide letali che metteranno alla prova le tue doti da MacGyver digitale (ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef). Non basta solo sparare all’impazzata: qui la strategia è la tua migliore amica. Devi usare l’ambiente a tuo favore, sfruttare trappole e risorse sparse come se fossi in una caccia al tesoro con la tensione di un thriller psicologico.
Il sistema di gestione dell’inventario è come un tetris nerd: ogni oggetto conta e devi decidere se portare con te quella chiave inglese o il coltello da combattimento – spoiler: entrambi ti salveranno la pelle, a meno che non ti distrai a guardare il panorama desolato dell’isola. E poi ci sono i puzzle ambientali, quei momenti dove pensi “Ok, ce la farò” e invece ti ritrovi a girare un meccanismo più volte di un DJ alle prese con il suo primo vinile. Seriamente, chi l’ha testato?
Chiunque abbia affrontato il primo incontro ravvicinato con una guardia armata sa cosa intendo: la tensione sale, il cuore batte tipo beatbox e tu speri solo di non finire come un meme da YouTube. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, meglio provarlo direttamente. Alla fine, la fuga non è solo correre verso il tramonto, ma un mix di adrenalina, smorfie da “ma perché?”, e quella soddisfazione nerd quando finalmente riesci a scappare dal caos. Se pensavi che il survival fosse roba da nerd, qui ti ricrederai. GG!