Ah, Fleeing the Complex, il sequel spirituale degli escape room ma con la grazia di un bastoncino stilizzato che scappa più veloce di te quando suona la sveglia! Qui impersoni Henry Stickmin, l’eroe che farebbe impallidire anche il più scaltro di noi quando si tratta di evadere da una prigione super blindata, conosciuta affettuosamente come il Complex. E no, non si tratta di metterti a scassinare serrature o infilare chiavi inglesi dove non dovresti; il gioco si basa tutto su un sistema di scelte interattive che è più un quiz esilarante di scegli la tua disgrazia che un puzzle tradizionale.
Mettiamo subito le cose in chiaro: il gameplay è una danza leggera tra scelte multiple che cambiano la storia. Ogni decisione è come un salto nel buio con la speranza che Henry non finisca impiccato a un lampadario o, peggio, catturato da quei guardiani che sembrano usciti da un cartone animato degli anni ‘90. Ti ritroverai a cliccare freneticamente tra opzioni che vanno dal “fuga epica” al “fallimento totale”, e credimi, gli esiti possono essere più buffi che frustranti (o forse no, dipende da quanto ti piace ridere sotto pressione). Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi ti capisco se all’inizio ti senti un po’ perso.
I controlli? Facilissimi, praticamente il tuo mouse è il protagonista secondario di questa fuga. Basta un click per scegliere se Henry si lancia con un paracadute rubato o si finge un guardiano con una banana in mano. Ogni opzione apre una nuova strada, trasformando il gioco in una specie di “scegli la tua avventura” con la leggerezza di un meme ben riuscito. E, come se non bastasse, il ritmo è così serrato che non ti farà annoiare: un momento sei dietro le sbarre, quello dopo stai cercando di aprire un cancello con un gadget improbabile (seriosamente, chi l’ha testato?), e poi all’improvviso... beh, lascia stare.
Ti ricordi quelle volte in cui nella vita reale cerchi di risolvere un problema semplice ma finisci per complicarti la vita in 10 modi diversi? Bene, questo è esattamente lo spirito di Fleeing the Complex. Un gioco che ti fa ridere, imprecare (in silenzio), ma soprattutto divertire grazie a una miscela vincente di scelte intelligenti, humor tagliente e un sacco di follie stickminiane. GG Henry, sei un mito.