Allora, immagina questo: sei in un villaggio che sembra uscito da una cartolina vintage, con la natura che ti abbraccia come il cuscino preferito dopo una giornata di lavoro. Solo che... tutto il villaggio è stato pacificamente abbandonato. Perché? Beh, perché è diventato il nuovo Airbnb preferito dai fantasmi. Sì, proprio così, in Villaggio delle ombre ti ritrovi nel bel mezzo di un horror rurale con una vecchietta tosta, Babcia Carol, che rifiuta di mollare la sua casetta. Tipo, “Qui comando io, fantasmi o no!”
Ora, entra in scena Matthew e Amanda: due eroi improbabili con la missione di risolvere il caos spettrale e riportare la pace in questo paradiso rurale. E qui parte il bello, perché il gioco non è solo un classico “trova l’oggetto e scappa”, ma un mix intrigante di esplorazione ambientale e risoluzione di enigmi che ti faranno pensare più a lungo delle volte che hai cercato di capire l’inventario in un gioco RPG. Ti ritroverai a raccogliere risorse come se fosse la caccia al tesoro più zen del mondo, ma attento: ogni ombra potrebbe nascondere non solo un fantasma, ma anche un trucco per farti saltare sulla sedia.
Il vero cuore pulsante di Villaggio delle ombre è il suo sistema di interazione con gli spiriti: non si tratta solo di scacciarli a colpi di “buu”, ma di capire cosa vogliono, negoziare un po’, come in un surreale mercatino delle pulci ultraterrene. E sì, c’è anche un pizzico di crafting, perché niente dice “salviamo il villaggio” come costruire un amuleto con materiali trovati nel fienile. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef sotto effetto di un incantesimo mal calibrato.
Alla fine, tu, giocatore, ti ritrovi a essere quel tipo che non solo deve schivare i fantasmi, ma anche gestire l’inesorabile inventario (seriously, chi ha detto che non è un’arte?). E poi ci sono quei momenti da “ma è possibile?” come la prima volta che hai visto un fantasma comparire all’improvviso mentre cercavi di aiutare Babcia Carol a sistemare il giardino. Morale della favola? Se ami i giochi che mischiano chill con un po’ di brivido, enigmi che non ti fanno sentire un completo niubbo, e un’atmosfera da film cult, Villaggio delle ombre è il tuo prossimo guilty pleasure. GG, fantasmi, stavolta siete voi a dover fare le valigie!