Allora, pronto a lasciare il grattacielo per una carriola? In Gioco dei Contadini ti ritrovi con le mani in pasta (anzi, nella terra) per trasformare un fazzoletto di terreno polveroso in un impero agricolo da far invidia a Nonna Papera. Sì, perché qui non si parla di semplici click e raccolti casuali, ma di un vero e proprio balletto strategico tra semina, raccolto e... pecorelle che non stanno mai ferme.
La vera chicca? Il sistema di gestione delle risorse ti costringe a tenere d’occhio tutto: dall’idratazione delle piante alle rotazioni dei terreni, senza scordarti di dare una carezza (virtuale, tranquillo) al bestiame. È come fare il DJ in una festa: sbagli il ritmo e la pista (cioè il raccolto) si svuota. E credimi, pianificare ogni mossa non è solo roba da farmer incalliti; anche i neofiti con le dita un po’ impacciate (tipo me) possono divertirsi senza sentirsi come se stessero pilotando un razzo.
Un tocco di sale lo danno poi le meccaniche di scambio e commercio: qui non è solo chi semina meglio, ma chi sa anche vendere al momento giusto. Ti ricordi quando cercavi di barattare figurine all’asilo? Ecco, qui è la stessa cosa, ma con più verdure e meno bestemmie interne. E se pensi che coltivare sia roba da eremiti, aspetta di sfidare i tuoi amici in eventi stagionali che aggiungono pepe (e qualche tempesta di pioggia a sorpresa) all’esperienza. Seriamente, chi l’ha testato deve aver avuto il pollice verde... o qualche santo in paradiso.
Il cuore pulsante del gioco è il ciclo di crescita delle colture: niente magia, solo tanta pazienza e tempismo da orologio svizzero. Pianti, annaffi, guardi crescere, raccogli e poi cerchi di non fare il classico errore da principiante, tipo raccogliere troppo presto o dimenticare di innaffiare per un giorno. Ho provato a capire il crafting dei prodotti e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef sotto effetto di troppi tutorial.
Tra mouse e touchscreen, muoversi nel gioco è come una passeggiata nel campo... se non fosse che ogni tanto arriva un’improvvisa sfida che ti fa sudare freddo (e magari mandare un “GG” sarcastico). Se sei uno che ama le simulazioni con un pizzico di pepe strategico, questa farm ti farà volare alto. E se invece sei solo curioso di vedere quanto può essere stressante (e divertente) gestire una fattoria, beh, lascia il telecomando e prova: potresti scoprire che sotto quel contadino imbranato c’è un tycoon agricolo nascosto!