Se pensavi di aver visto tutto nel genere survival horror, aspetta di infilarti gli anfibi in Slenderman History: WWII Faceless Horror. Qui non si tratta solo di sopravvivere alle pallottole o ai bombardamenti, ma anche a quel signore senza faccia che sembra uscito da un incubo bagnato. Sì, proprio lui: Slenderman fa il suo ingresso trionfale in un bosco che sembra uscito da un film dell’orrore ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. E credimi, non è il solito campo di battaglia; più che scontri a fuoco, ti ritroverai a rincorrere pagine di diario e a cercare di non perdere la testa (o la vita) tra ombre che si allungano e silenzi da brivido.
Il gioco ti mette nei panni di un soldato disperso dietro le linee nemiche, con il compito principale di sopravvivere alla notte raccattando pagine sparse per il bosco – un po’ come cercare il Wi-Fi in montagna, ma decisamente meno rilassante. Ogni pagina ti svela pezzi di storia di Slenderman, ma anche il lato più oscuro e psicologico della guerra, come se Freud avesse deciso di fare il game designer. E mentre accumuli indizi, attenzione: Slenderman non è uno che ti lascia tranquillo. Se esageri a raccogliere pagine o ti allontani troppo dal sentiero, lui si fa vivo, e allora iniziano i problemi... tipo il cuore che batte a mille e quel classico “oh no, dov’è la mia tastiera?”.
Le meccaniche di gioco sono elegantemente essenziali ma non per questo meno efficaci. Il movimento con WASD e il mouse per guardarti intorno ti fanno sentire subito a casa, ma è la combinazione di stealth, esplorazione e sopravvivenza a fare davvero la differenza. Devi fare un po’ il ninja del bosco: nasconderti, evitare i rumori inutili e mantenere la calma anche quando la tensione è più alta di una run in Dark Souls. L’illuminazione minimalista e l’ambientazione sonora sono il vero MVP qui: ogni scricchiolio ti fa sobbalzare e la musica che cresce come un’onda minacciosa ti tiene incollato allo schermo, con la speranza che Slenderman abbia deciso di prendersi una pausa caffè.
In sintesi, Slenderman History: WWII Faceless Horror non è solo un survival horror: è una miscela ben riuscita di paura ancestrale e paranoia da guerra, con un tocco di storia (e follia) che non ti aspetti. Se ti piace l’idea di un horror psicologico che ti fa guardare due volte dietro la spalla, questo titolo potrebbe diventare il tuo nuovo incubo preferito. E ricorda: se vedi una figura alta, senza faccia e troppo calma… beh, forse è il caso di correre.