Allora, preparati a fare un tuffo nell’incubo con Jeff The Killer: The Hunt for The Slenderman, un gioco horror che è praticamente il crossover che nessuno sapeva di desiderare, ma che tutti temevano (e amavano) allo stesso tempo. Ti calerai nei panni di Jeff, quel tizio con il sorriso da “mamma, ho combinato un casino”, impegnato in una missione che più claustrofobica non si può: inseguire Slenderman, la leggenda urbana col corpo di elastico e le braccia infinite. No, non è il solito gioco orrorifico di “corri e urla”, qui il vero spavento arriva dal dover pensare due volte prima di aprire ogni porta... e magari anche tre.
La meccanica di esplorazione è il cuore pulsante del gioco: ti ritroverai a curiosare in ambienti così tetri che neanche tua nonna con la luce accesa a notte fonda. Per andare avanti, dovrai raccogliere oggetti – tipo chiavi o indizi – ma non aspettarti che ti cadano dal cielo come power-up in un platform anni ’90. Qui si fa gestione delle risorse vera, quella tosta, dove ogni oggetto nel tuo inventario vale come oro perché ti serve per risolvere puzzle che ti faranno grattare la testa più di una partita a scacchi contro un campione.
E poi c’è il brivido di fronteggiare Slenderman, ovviamente: non puoi solo farti avanti a testa bassa, perché la meccanica stealth e strategia ti tiene sulle spine come se fossi nel bel mezzo di un party a cui non volevi andare. Muoversi silenziosamente, decidere quando usare le risorse e pensare velocemente sono skill che devi avere, altrimenti GG senza troppi drammi. Seriamente, provare a ingaggiare lo scontro senza un piano è come portare una pistola ad un incontro di tiro con l’arco.
Ah, e le interazioni con l’ambiente? Sono abbastanza semplici da capire – spostarsi, usare oggetti, aprire porte – ma con quel tocco di tensione che ti fa pensare “ma davvero sto per aprire questa porta buia senza sapere cosa c’è dietro?” Spoiler: quasi mai c’è qualcosa di buono. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi preparati a qualche momento “E poi all’improvviso... beh, lascia stare”.
In sostanza, se ti piacciono i giochi che ti fanno saltare sulla sedia, ma con un pizzico di “devo ragionare” e “ok, respira”, Jeff The Killer: The Hunt for The Slenderman è la combo perfetta. Ti ritroverai a domandarti se è più spaventoso il mostro o il fatto di aver finito le poche munizioni rimaste. Insomma, un horror che ti fa sudare sia il joystick che i nervi. Chi l’avrebbe mai detto?