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L'alba di Slenderman

5/5(voti: 5)📅2021 Sep 12
L'alba di Slenderman

Allora, ti sei mai trovato perso in un bosco oscuro, con solo il suono dei tuoi passi e il cuore che batte tipo tam tam tribale? Benvenuto in The Dawn Of Slenderman, dove la sopravvivenza non è solo una questione di riflessi, ma anche di nervi di acciaio. Qui il protagonista sei tu, un curioso un po’ incosciente che decide di andare a spulciare tra le leggende urbane per scoprire chi diavolo sia questo Slenderman. Spoiler: non è proprio il vicino simpatico.

La meccanica principale è un perfetto mix di stealth e esplorazione, praticamente ti senti come un ninja con l'ansia. Ti muovi col WASD, ti guardi intorno con il mouse e interagisci con tutto ciò che incontri premendo E. Facile, no? Eh, facile finché non ti accorgi che correre (Shift) ti svuota la stamina più velocemente di quanto svuoti una pizza in solitaria. Quindi, devi dosare bene le energie, perché fuggire all’ultimo secondo da Slenderman non è proprio una passeggiata nel parco. (Ho provato a fare il badass correndo come un matto e... beh, diciamo solo che la mia tastiera voleva fare il volo del mattino.)

Raccogliere indizi sparsi per la mappa è un po’ come cercare il telecomando sotto i cuscini: sembra semplice, ma finisci sempre per inciampare in qualche cosa – note, fotografie, pezzi di lore che svelano pezzo dopo pezzo questo inquietante puzzle. La gestione dell’inventario qui non è roba da nerd incalliti, ma un modo intelligente per tenere tutto sott’occhio senza perdere la testa. I puzzle? Non ti aspettare enigmi da premio Nobel, ma qualcosa che ti fa pensare Ok, questo ha senso… forse.

La vera chicca, però, è la presenza di Slenderman: imprevedibile come l’ultimo aggiornamento di un gioco che ti cambia tutto senza avvertirti. Mai sapere quando spunterà fuori, e questo ti tiene sempre con un occhio aperto (e l’altro sulla tastiera). L’atmosfera è così tesa che ti sembra quasi di sentire il fiato sul collo (o forse sei solo tu che tenti di calmarti).

Insomma, The Dawn Of Slenderman prende le classiche meccaniche survival horror e le infila in un contesto di urban legend che funziona da paura. Se ti piacciono le sfide con un po’ di brivido, senza contare che ogni tanto ti senti un po’ stalker digitale, questo è il titolo che fa per te. Chi l’avrebbe mai detto che esplorare un bosco poteva diventare così OP? GG, Slenderman, ti sei proprio superato (o almeno, hai nerfato i miei nervi).