Se pensavi che sopravvivere alla fame fosse difficile, aspetta di metterti nei panni di un sopravvissuto post-apocalisse in Zombie Survival. Qui, tra un morso potenzialmente letale e una scorta d’acqua che sembra sparita come il Wi-Fi nelle zone morte, il vero challenge è non diventare lo spuntino preferito degli zombie. Ho provato a capire come gestire l’energia, la fame e l’idratazione senza finire per fare un pasticcio degno di MasterChef, e ti assicuro che il bilanciamento è più snervante di una partita in cui il ping non scende mai sotto i 200 ms.
Il cuore pulsante del gioco? Il suo sistema di sopravvivenza che ti obbliga a tenere d’occhio non solo la barra della salute, ma anche quella dell’acqua e del cibo. No, non puoi semplicemente correre in giro come un pazzo scatenato sperando che vada tutto bene. Devi raccogliere risorse, che qui è un po’ come cercare il telecomando sotto i cuscini: sembra semplice, ma c’è sempre una sorpresa (tipo un’orda di non morti proprio dietro l’angolo). E quando dico risorse, intendo tutto: da ciò che ti permette di creare armi e strumenti, a quello che ti tiene in vita. Il crafting non è certo un tasto facile da schiacciare, ma quando finalmente costruisci il tuo primo arsenale, ti senti un po’ come un MacGyver con un coltello e un po’ di nastro adesivo.
Ovviamente, la gestione dell’inventario è un altro tetris da brivido: devi decidere cosa portare con te senza diventare lo zaino ambulante di un apocalisse. Ogni scelta pesa (letteralmente) e ti costringe a pensare due volte prima di abbandonare quella bottiglia d’acqua o quel coltello arrugginito che però potrebbe farti la differenza in combattimento. E a proposito di combattimento, dimentica gli scontri one-shot stile arcade: qui ogni mossa conta, devi schivare, pianificare e sperare che la tua mira sia meno da gatto ubriaco e più da cecchino professionista.
Se ti stai chiedendo se questo gioco è per te, ti dico solo una cosa: se ti piace rischiare, ragionare sotto pressione e magari lamentarti un po’ quando le cose vanno male (spoiler: succede spesso), allora Zombie Survival è il tuo nuovo guilty pleasure. Prima boss fight in quella landa desolata? Ti giuro che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo. GG, sopravvissuto!