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Pixel Apocalypse Shooting Zombie Garden

5/5(voti: 3)📅2021 Mar 28
Pixel Apocalypse Shooting Zombie Garden

Ok, immagina di trovarti in un giardino post-apocalittico infestato da orde di zombie affamati, tipo l’ultima volta che hai dimenticato le piante sul balcone e sono diventate selvagge... ma qui è molto peggio, perché quelle piante sono la tua prima linea di difesa contro il prossimo banchetto di non-morti. Benvenuto in Pixel Apocalypse Shooting Zombie Garden, un first-person shooter che non si accontenta solo di sparare a tutto ciò che si muove, ma ti fa anche sentire un po’ giardiniere stratega, con una spruzzata di tower defense da far invidia alla nonna con il suo orto.

Il cuore del gioco? Sopravvivere, ovvio, mentre gestisci un giardino che è più un bunker verde che una semplice oasi. Ma non stiamo parlando di piantare margherite e sperare per il meglio: ogni pianta che metti a dimora ha un ruolo preciso, come i tuoi compagni di squadra in un MOBA. Alcune fanno da barriera, altre sparano o scatenano effetti speciali contro gli zombie – tipo torrette, ma più eco-friendly. Devi scegliere con cura cosa coltivare, perché ogni onda di zombie porta nuovi tipi di nemici con comportamenti diversi (mai sottovalutare un morto che cammina con il chip del “fast and furious” integrato).

E mentre ti destreggi tra la tastiera per muoverti con WASD e il mouse per fare fuoco (sempre utile ricordare che il click non è solo per il meme del gatto, ma anche per schivare l’orda), avrai il tuo inventario e l’albero delle abilità sempre a portata di mano, così puoi fare upgrade senza perdere un colpo. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma la verità è che il sistema è pensato per farti sentire tipo un ingegnere pazzo, non un semplice spara-spara.

Insomma, c’è tanto da fare: raccogli risorse dagli zombie schiantati (sì, anche loro hanno qualche buff da concedere), potenzi armascà, e costruisci difese che non faranno rimpiangere neanche il muro di casa tua. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, perché quando arriva l’orda speciale che ti fa sudare sette camicie, capisci che non è solo un gioco di riflessi, ma anche di cervello. Chi l’avrebbe mai detto che un mix di sparatutto e giardinaggio strategico potesse funzionare così bene? GG, ragazzi.