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AG Ranger Vs Zombie

5/5(voti: 4)📅2021 Apr 24
AG Ranger Vs Zombie

Sei pronto a vestire i panni dell’AG Ranger e a fare a pezzi orde di zombie affamati? Benvenuto in AG Ranger Vs Zombie, il gioco che trasforma il classico “sopravvivi all’apocalisse” in una sfida piena di ritmo, adrenalina e... un po' di sana frenesia da “sparatutto” che non guasta mai. Seriamente, chi l’ha testato? Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma l’importante è che le armi a disposizione sono tante e tutte abbastanza OP da farti sentire un vero cecchino contro quei fastidiosi non-morti.

Il cuore del gioco è semplice ma efficace: sopravvivi il più a lungo possibile mentre fai piazza pulita di zombie a manetta. La sensazione è un po’ come cercare il telecomando sotto il divano, solo che qui il telecomando è la tua vita e gli zombie sono i cuscini affamati (spoiler: non mollano mai). Ad ogni colpo e a ogni livello superato, guadagni punti che fanno crescere il tuo AG Ranger, come un RPG in miniatura dove l’albero delle abilità ti dà quel buff che ti serve per non finire sbranato troppo presto. E fidati, quando arrivi a certi livelli, gli zombie diventano più aggressivi di un gatto a cui hai appena tolto la ciotola!

Per chi ama il brivido extra, il gioco propone anche un modello di difficoltà hardcore dove la sfida si fa seria, e non sto parlando solo del solito “schiva e spara”. Qui devi diventare ninja nel timing perché anche un attimo di distrazione è GG. Ti ricordi la prima boss fight in quell’arena? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo. E poi all’improvviso... beh, lascia stare.

Per completare il pacchetto, grafica colorata e musica energica creano quell’atmosfera da “ci sto, ma lo faccio con stile”, perfetta per staccare la spina e godersi un po’ di caos ben orchestrato. Insomma, AG Ranger Vs Zombie non è solo una questione di sopravvivenza, è un invito a divertirsi sparando un po’ di cervelli digitali — perché, diciamolo, chi non ha mai voluto essere l’eroe che salva il mondo a colpi di fucile?