Allora, preparati a tuffarti in Zombie Mission 3, quel mix esplosivo di action e platforming che ti fa sentire come se fossi in un film post-apocalittico diretto da un regista con la fissa per gli zombie. Qui il gameplay non prende pause: tra un salto ben piazzato e un calcio volante, ti ritroverai a scorrazzare in livelli pieni di orde di non-morti, enigmi da far impazzire e ovviamente, la missione sacra di salvare i sopravvissuti. Sì, perché in mezzo a tutto quel caos, sei tu il faro di speranza (o almeno ci provi). Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma per fortuna qui la vera star è il sistema di combattimento che ti fa sentire un ninja affamato di cervelli—ehm, sono zombie, ricordiamolo.
La magia di Zombie Mission 3 sta nel suo gameplay cooperativo, perché affrontare zombi da solo è come andare al supermercato al sabato pomeriggio: ti serve un alleato per sopravvivere. Puoi scegliere tra diversi personaggi, ognuno con abilità uniche che ti fanno pensare Oh, finalmente posso fare il buff al mio stile di gioco! Ecco, immagina di coordinarti con i tuoi amici (o sconosciuti che speri non ti tradiscano al primo resuscita me!) mentre schivate trappole, risolvete puzzle e cercate di non diventare lo spuntino del giorno. La possibilità di revivere i compagni aggiunge quel pizzico di tensione in più: un momento sei il salvatore della squadra, quello dopo... beh, lascia stare.
Il tutto si muove fluido grazie a controlli semplici ma efficaci: salto, corsa e attacco sono a portata di tastiera, niente combo da esperti che ti fanno venire voglia di nerfare tutto. E la chicca? Il gioco ti regala una dose continua di quel mix tra platform e azione side-scrolling che sembra fatto apposta per tenerti incollato allo schermo, tipo quando cerchi il telecomando e lo trovi sempre sotto il cuscino più improbabile. Insomma, se vuoi un titolo che ti faccia urlare GG a fine partita senza impazzire in tutorial infiniti, Zombie Mission 3 è quello che fa per te. E fidati, la prima boss fight in quell’arena? La mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo. Ma hey, chi l’avrebbe mai detto? Zombie e puzzle: meglio di un gelato al cioccolato in una giornata di sole.