Venom Zombie Shooter è quel tipo di gioco che ti fa sentire come l’ultimo sopravvissuto in un mondo post-apocalittico infestato da zombie, radiazioni e trappole mortali – insomma, la classica “giornata tipo”. Qui non si tratta solo di sparare a destra e a manca come un normale shooter, ma di destreggiarsi tra meccaniche di combattimento che ti mettono alla prova davvero. Il nostro protagonista, infatti, non è un semplice umano qualunque: è infettato da un veleno che gli conferisce una forza e una resistenza quasi sovrumane. Peccato che se esageri, rischi di trasformarti in un mostro mutante. Seriamente, è come cercare di bilanciare caffeina e sonno – un attimo troppo e sei fritto.
La parte più interessante? Questo veleno è allo stesso tempo il tuo migliore amico e il peggior nemico, perché devi gestirlo come se fosse quel trucchetto che usi per non addormentarti alle 14:00. Usarlo nei momenti chiave ti dà un buff temporaneo che ti farà sentire praticamente OP, ma se ti fai prendere la mano – GG, sei mutato e saluti la partita. Ho provato a capire il crafting delle armi e alla fine mi sono fatto un pasticcio degno di MasterChef, ma devo ammettere che potenziare il tuo arsenale è soddisfacente quanto trovare Wi-Fi libero in mezzo al nulla.
Esplorare le varie ambientazioni è un po’ come cercare il telecomando sotto i cuscini del divano: sembra semplice, ma c’è sempre qualche imprevisto che ti fa urlare (tipo una trappola o un’orda di zombie che ti salta addosso). Inoltre, non mancano gli incontri con altri sopravvissuti, che possono diventare alleati o veri e propri pain in the... beh, tu capisci. Le scelte che fai influenzano la storia, quindi ogni decisione è un mini “efetto farfalla” che può cambiare il finale. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, le sorprese non mancano!
Se ti piace l’idea di un gioco dove devi essere tanto tattico quanto scattante, dove il tuo stato di “velenoso” è un’arma a doppio taglio e dove ogni angolo nasconde un guaio o un’opportunità, Venom Zombie Shooter è quel titolo che fa per te. Preparati a correre, sparare, sopravvivere e magari anche a fare qualche scelta morale difficile – perché, hey, chi l’avrebbe mai detto che combattere zombie poteva essere così “strategico”?