Allora, immagina di svegliarti in una città post-apocalittica infestata da zombie, senza neanche un caffè in mano. Benvenuto in The Last Stand: Union City, un survival horror con un tocco da RPG che fa sudare anche il più freddo dei gamer. Qui il tuo obiettivo non è solo scappare a gambe levate, ma anche capire cosa diamine è successo in questo casino di città abbandonata.
Il cuore pulsante del gioco è proprio il sistema di sopravvivenza, che ti tiene costantemente sull’attenti. Devi raccogliere risorse come un disperato cercatore di Wi-Fi gratuito: armi, cibo, materiali per fortificare il tuo rifugio. E sì, devi pure gestire la tua salute e la stamina come se fossi in una maratona… ma con gli zombie che vogliono farti la pelle. Ti ritroverai a fare scelte tipo Rischio un’escursione di notte o rimango al sicuro a contare le mie lattine? perché il ciclo giorno-notte qui non è solo estetica: di notte gli zombie diventano più aggressivi e, spoiler, non sono proprio i tipi da invito al tè.
Il crafting poi è quella chicca che ti fa sentire un po’ MacGyver. Metti insieme oggetti trovati in giro e crea da te armi potenziate o strumenti di sopravvivenza – ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma alla fine ti salva la vita. La gestione dell’inventario è fondamentale, perché se ti ritrovi con lo zaino più pieno del frigo a Natale… beh, buona fortuna a muoverti velocemente sotto attacco.
Muoversi per Union City è fluido, il controllo è intuitivo: tastiera per camminare e interagire, mouse per mirare e sparare. Ti senti subito in zona “combattimento adrenalinico”, soprattutto quando ti becchi la prima boss fight in un’arena stretta – la mia tastiera è quasi volata dalla finestra, e te lo dico senza esagerare. E poi c’è tutto quel bello delle scelte morali con gli altri sopravvissuti, perché anche in apocalisse zombie non manca il dramma umano. Che poi, chi l’avrebbe mai detto? Un gioco che ti fa riflettere mentre ti smazzi orde di non-morti.
In definitiva, The Last Stand: Union City non è solo un gioco dove cerchi di non diventare cibo per zombie, ma un vero e proprio test di strategia e nervi saldi. Se ti piace l’idea di un survival che ti tiene incollato allo schermo e ti fa sudare più di una partita ranked, allora qui c’è tutto il necessario per farti dire GG. O perlomeno, speriamo di sopravvivere un altro giorno.