Oh, Alien Town è quel tipo di gioco che ti fa sentire un po’ come un Indiana Jones spaziale, solo che invece del cappello hai la tuta spaziale – e fidati, fa molto più figo. La missione? Esplorare una città aliena abbandonata che sembra uscita da qualche sogno bizzarro (o da un incubo se ti beccano quei mostri che non ti mollano un attimo). Qui il cuore pulsante è l’esplorazione open world, dove puoi vagare liberamente tra strade misteriose e angoli che nascondono segreti più strani dei messaggi cifrati nelle chat di gruppo.
Il bello? Ogni passo è una piccola avventura: ti ritrovi a scovare tesori nascosti che sembrano più rari dei caffè decenti alle 8 di mattina, o a incrociare altri sopravvissuti – quelli pronti a darti una mano o a condividere qualche dritta su come sopravvivere a un attacco alieno senza finire schiacciato come un pancake. E quando dico attacco, intendo proprio combattimenti che ti tengono sulle spine. Devi essere pronto a sfoderare tutte le tue abilità marziali, perché i nemici non sono esattamente amichevoli: alcuni ti salutano con un “ciao” e un morso, altri con un “arrivederci” e un salto mortale che ti fa rimpiangere il divano.
La cosa davvero cool è come il gioco ti fa sentire un vero esploratore, con la sua gestione dinamica degli incontri tra alieni amici e nemici, e un sistema che ti spinge a pensare un po’ prima di fare il passo falso. Ho provato a capire come funzionava il crafting per crearmi qualche gadget futuristico – spoiler: ho finito per inventare un’arma che più che utile sembrava un giocattolo per bambini. Ma hey, è parte del divertimento! Il senso di scoperta e la tensione sono così ben dosati che ti ritrovi a chiederti se sia meglio flirtare con un alieno o prepararti a una fuga degna di un film d’azione.
Insomma, Alien Town non è solo un giro su un’astronave, è un tuffo nel mistero con quella giusta dose di adrenalina e “cosa succede se faccio questo?” che fa venire voglia di rigiocare solo per vedere cosa capita se prendi la strada meno battuta. Quindi, pronto a tuffarti in questo caos intergalattico? Ricorda: la sopravvivenza è un’arte, e in questa città aliena... GG no re non è garantito.