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Doomsday Town

5/5(voti: 2)📅2022 Feb 15
Doomsday Town

Allora, benvenuto in Doomsday Town, dove il mondo ha deciso che la festa è finita e il virus ha letteralmente messo KO la civiltà. Qui l’obiettivo è semplice: sopravvivere il più a lungo possibile senza farsi trasformare in zombie o mutante (spoiler: non è facile, fidati). E no, non basta solo correre a destra e sinistra come un pollo senza testa.

Partiamo dal vero cuore del gioco: il sistema di combattimento. Non aspettarti botte da orbi stile arcade, ma una sfida tattica dove ogni scontro con gli infetti è un po’ come una partita a scacchi contro un avversario che non dorme mai. Devi pensare, schivare, e soprattutto scegliere quando tirare fuori i denti (o l’arma). Insomma, niente è mai così OP da farti sentire invincibile, anzi.

Ma sopravvivere a Doomsday Town non significa solo menare fendenti. Il vero game changer è la gestione dell’inventario: trovare cibo e acqua è come cercare di mettere insieme una cena gourmet con quello che trovi nel frigo di un coinquilino svogliato. Seriamente, spesso finisci con pacchetti di biscotti quasi scaduti e bottiglie mezze vuote – ma hey, è meglio di niente. Nel frattempo, devi costruire rifugi e fortificazioni, perché ogni edificio abbandonato nasconde più insidie che un meme ben piazzato in chat.

E poi c’è il “puzzle” della storia, che è un po’ come mettere insieme un puzzle di 10.000 pezzi mentre ti inseguono mutanti urlanti. Il gioco ti fa scavare tra rovine, fabbriche arrugginite e boschi inquietanti per scoprire cosa diavolo ha scatenato l’apocalisse. Spoiler alert: non è una semplice influenza. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, ti toccherà scoprirlo da solo.

Ti ricordi la prima volta che hai affrontato un gruppo di nemici in quella foresta oscura? Ecco, diciamo solo che la mia tastiera ha rischiato di fare il volo della vita quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo istante per salvarmi la pellaccia. Insomma, Doomsday Town è quella roba che ti fa sentire un vero sopravvissuto, tra frenesia, paranoia e qualche momento di pura soddisfazione. GG, hai scampato un’altra giornata!