Ok, lo ammetto: pensavo che prendermi cura di Baby Hazel fosse roba da mamme in carriera o supernanny, ma poi ho messo mano a Baby Hazel Hygiene Care e... wow, è come gestire un piccolo tornado con pannolino, ma con un sorriso. La meccanica di base è un classico point-and-click, dove devi aiutare Baby Hazel a sopravvivere alla sua routine quotidiana senza farla diventare una piccola diva arrabbiata. Sì, perché Hazel non è solo carina, è pure esigente: se sbagli tempi o oggetti, la sua faccina cambia in modalità “meh, non sono soddisfatta”. Seriamente, chi l'ha testato? È quasi un’arte capire quando darle il biberon o lanciarla nella vasca!
Il gioco ti mette davanti a missioni tipo: spazzolare i denti (non troppo forte, eh), fare il bagno (che sembra semplice finché non ti ritrovi tra bolle e shampoo che scivolano ovunque) e persino mettere in ordine la cameretta, che è praticamente un livello di sopravvivenza per chi odia il caos. E poi c’è il tocco in più: mini-giochi nascosti che spuntano come funghi dopo la pioggia, giusto per tenerti sulle spine e non farti sentire troppo “genitore virtuale modello”.
Il bello è che, nonostante la premessa sia educativa (sì, imparare l’igiene non è mai stato così “gg”), il gameplay ti fa sentire un po’ allenatore di babysitter digitale con il timer sempre che spunta: ogni secondo conta e se ti perdi troppo tempo, Hazel si incazza (in modo adorabile, ovvio) e tu ti ritrovi a chiederti se la prossima volta non ti convenga semplicemente offrirle un gelato. Spoiler: non funziona.
In definitiva, Baby Hazel Hygiene Care si porta a casa la medaglia per essere accessibile anche al neofita del mouse o touchscreen, con controlli semplici che ti fanno sentire subito capo della situazione. Se ti sei mai chiesto come sarebbe pilotare una piccola diva in pigiama attraverso la giungla quotidiana del bagno e della cameretta, questo è il tuo gioco. Corri a cliccare e prova a non far volare il tablet dalla finestra – anche se ti capisco, è un’impresa da professionisti!