Ok, mettiamola così: Baby Hazel Giorno del Ringraziamento è quel gioco che ti fa sentire un po’ nonna versione super organizzata, ma con un tocco di caos adorabile. Ti ritrovi a gestire tutto il trambusto festivo di Baby Hazel, la piccola pestifera che vuole una festa di Thanksgiving da urlo. E no, non è solo mettere tacchino e basta, qui si parla proprio di un sistema di gestione del tempo che farebbe impallidire pure gli addetti ai lavori di MasterChef.
La meccanica chiave? Bene, devi completare compiti tipo decorare casa, preparare il pranzo e partecipare ai giochi di famiglia, tutto senza far sclerare Baby Hazel (perché, spoiler, se la sua felicità scende, il punteggio va giù più veloce di una connessione Wi-Fi negli orari di punta). Insomma, un bilanciamento tra velocità e umore degno di un equilibrista: vai troppo piano e perdi punti, vai troppo veloce e... beh, Hazel ti guarda storto. Ho provato a capire il crafting della tavola perfetta e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, quindi fidati, non è solo un gioco per bimbi, ci vuole strategia!
Il bello è che tutto si controlla con un semplice clic o un tap – niente combo da espertone, così anche il piccolo di casa può darsi da fare senza trasformare tutto in una scena da film d’azione. Clicchi su un oggetto e Hazel fa il resto: prende il tacchino, sistema la tavola o ti aiuta a cercare gli oggetti nascosti sparsi per la casa (perché, chi l’avrebbe mai detto?, trovare le cose è sempre come cercare il telecomando sotto i cuscini). E poi ci sono i mini-giochi, piccoli break che spezzano la routine e ti fanno sentire un po’ detective in una caccia al tesoro festiva.
In sostanza, gestione del tempo, cura del morale di Hazel, e una spruzzata di mini-giochi sono gli ingredienti di questo mix simpatico e a prova di famiglia. Se ti sei mai chiesto com’è organizzare un pranzo di Ringraziamento senza far esplodere la cucina, questo gioco è praticamente un corso accelerato, ma con più risate e meno frittate bruciate. GG per Baby Hazel, che ci ricorda che anche tra un caos e l’altro, la famiglia è il vero premio – e magari pure un tacchino ben fatto.