Ah, Baby Hazel Harvest Festival: se ti aspettavi un RPG oscuro o un FPS con headshot da urlo, beh, qui sei decisamente fuori strada. Ma se invece sei pronto a vestire i panni (anzi, le scarpine) di una vivace bambina e immergerti nella frenesia di un festival contadino, allora metti da parte il controller hardcore e preparati a qualche ora di dolce caos familiare!
Il cuore pulsante di questo gioco è senza dubbio il suo sistema di gestione delle missioni, che ti fa sentire come un'organizzatrice di eventi in miniatura: devi aiutare Baby Hazel a completare una serie di faccende pre-festival come decorare la casa (pensa a decorazioni che spuntano come funghi dopo la pioggia), preparare dolcetti deliziosi e raccogliere frutti – roba che sembra semplice, ma tra un click e l’altro ti ritrovi a fare multitasking degno di un direttore d’orchestra alle prime armi. Ecco, hai presente quando cerchi il telecomando e trovi solo calzini? Ecco, la raccolta di risorse è così: sembra facile, poi zac, ti manca quel maledetto cesto!
Il vero colpo di genio però è il sistema di interazione intuitiva: niente combo complesse o tasti nascosti, qui si fa tutto con mouse e drag & drop. Una passeggiata per chiunque, dai bimbi agli adulti che vogliono un cambio di ritmo senza stress. Ti senti un po’ come quando cucini seguendo una ricetta e ogni tanto ti chiedi “seriously, chi ha testato questa combinazione di ingredienti?” E poi all’improvviso… puff, il dolce è pronto e la festa può cominciare!
Ovviamente, c’è anche il conto alla rovescia. Tempi limitati per completare i task ti mettono un po’ di pepe in questa avventura zuccherosa, trasformando il gioco in una specie di gara contro il tempo che – spoiler – ti farà sudare più di una partita a Tetris con livelli infiniti. E se ti preoccupi che sia troppo facile o troppo difficile, tranquillo: il gioco ti guida come un amico che ti spiega le regole del gioco senza farti sentire un principiante totale. GG, davvero!
Insomma, Baby Hazel Harvest Festival è quel tipo di gioco che ti fa dire “Ok, prendo solo 5 minuti” e poi ti ritrovi a sorridere, a raccogliere frutti e sfornare biscotti come se non ci fosse un domani. Perfetto per una pausa rilassante o per coinvolgere i più piccoli senza farli scappare urlando. Chi l’avrebbe mai detto? Un festival di raccolta così divertente che quasi quasi ti viene voglia di mettere le scarpe da giardinaggio anche nella vita reale!