Allora, immagina di trovarti in mezzo a scavi antichi, roba che sembra uscita da un documentario della BBC, quando all’improvviso... boom! I famigerati Red hooligans decidono di fare i prepotenti e prendere possesso di tutto. Qui entra in gioco il mitico Great Archer, ossia il nostro eroe fico e tutto nero: Stickman the Archer. Senza di lui, la situazione andrebbe a puttane, ma fortunatamente puoi prenderlo per mano (o meglio, per l’arco) e aiutarlo a scacciare via quei fastidiosi villain rossi con stile.
Il gioco? Una bomba per chi ama le sfide da arciere digitale: devi abbattere i nemici e sconfiggere tutti i boss di ogni livello. E non ti fanno mica solo sparare all’impazzata, eh! La vera chicca è sfruttare l’ambiente circostante: praticamente tutto è destruttibile e ti dà una mano a fare piazza pulita. Tipo quando, nel mondo reale, usi la moka per svegliarti ma qui... usi un masso o una cassa volante per eliminare gruppetti di nemici in un colpo solo. Geniale, no?
Vi dico la verità, la prima volta che ho preso in mano l’arco (ok, mouse e dito sullo schermo), ho pensato “Mmm, vediamo se riesco a mirare bene senza fare errori da novellino”. E invece, con un po’ di pratica, quel brivido nel tirare la freccia è diventato quasi un rito zen. Ho sentito il cuore battere un po’ più forte ogni volta che sparavo al momento giusto, mentre guardavo quei cattivi scomparire in una nuvola di pixel rossi. Sinceramente, roba che mi ha fatto ricordare un po’ quei momenti old school con Angry Birds, ma con molto più pathos e, ovviamente, senza uccelli frustrati.
Controlli? Semplicissimi. Sul PC, basta usare il mouse per muovere la telecamera, tenere premuto il pulsante sinistro per mirare, e lasciarlo andare per scoccare la freccia. Su mobile, invece, la roba si fa più tattile (e un po’ più da yogi): sfiori il bottone con il mirino in cima allo schermo e muovi il dito con delicatezza. Basta un attimo di tattica e si diventa true sharpshooter.
In generale, (lo so, sto sempre a ripeterlo ma è così) è una figata per chi, come me, ama immergersi in mondi virtuali dove la calma diventa una specie di droga e le frecce un’estensione della propria volontà. All’inizio pensavo fosse solo un altro shoot’em up da bassa lega, ma ora penso che Stickman Archer abbia quel quid in più per farti tornare quel sorriso da bambino che gioca con le frecce (ma senza pericoli, eh!).
Quindi, pronto a diventare il miglior arciere e a fare piazza pulita di quei Red hooligans? Dai, indossa virtualmente quel cappello da leggendario, carica la tua balestra mentale e... let’s go! Chissà, magari qualche streamer italiano lo ha già provato e ha iniziato a fare meme a tema. Io intanto mi sto allenando a colpire al volo, e fidati: non è mica facile come sembra. Ma una cosa è certa, quando la freccia centra il bersaglio, la soddisfazione è roba seria.