Ok, prendi un attimo Luigi, lascia stare le torte e preparati a infilarti nella tana di Bowser, perché Mario Luigi and the 7 Eggs of Peace non è una semplice passeggiata nel Regno dei Funghi. Qui la missione è chiara: recuperare sette uova di pace, che Bowser ha pensato bene di rubare per creare scompiglio. Ammettiamolo, non è certo il ladro più originale, ma almeno ci dà uno scopo per saltellare come pazzi.
Il cuore pulsante del gioco? Un sistema di combattimento che mescola il classico salto sopra ai nemici con qualche colpo ben assestato, il tutto condito da una dose di logica e tempismo. Non è solo salta e corri: dovrai risolvere puzzle che ti fanno sentire un po’ detective, tipo quando cerchi le chiavi di casa che poi erano in tasca tutto il tempo. E no, non puoi solo premere “corri”, perché gli ostacoli sono lì per farti sudare le dita (e l’ego).
Ah, e la varietà di livelli di difficoltà? Una manna dal cielo. Che tu sia un novellino che cerca di non far morire Luigi al primo salto o un veterano che vuole spremersi il cervello come una spugna, c’è spazio per tutti. Il design dei livelli è pensato per tenerti sulle spine, con sezioni dove la rapidità di riflessi è fondamentale e altre dove il ragionamento ti salva dal game over (o da un ragequit). Seriamente, la prima boss fight mi ha fatto quasi lanciare il controller… poi ho pensato a quanto sarebbe stato un GG epico battere Bowser con stile.
E la ciliegina sulla torta? La grafica coloratissima che ti catapulta nel Regno dei Funghi come se stessi sfogliando un libro di fiabe pop, accompagnata da una colonna sonora che ti entra in testa tipo jingle pubblicitario. Insomma, se ti va di infilarti la maglietta verde di Luigi e partire per un’avventura che mescola azione, enigmi e un po’ di sana nostalgia, questo gioco è decisamente un’opzione da non sottovalutare.