Ti ricordi quando da piccolo cercavi di convincere i tuoi genitori a sistemare la tua cameretta? Ecco, Baby Cleaning prende quella frustrazione e la trasforma in un’esperienza videoludica zen-drammatica. Nel gioco, il tuo compito è niente meno che mettere in ordine la camera di un bimbo, creando un ambiente pulito e sano dove possa crescere felice e senza rischi — roba seria, insomma, mica solo un gioco di “click and drag”!
La vera chicca è il sistema di gestione dell’inventario, che non è il solito cassonetto dove buttare tutto a casaccio. No, qui ogni giocattolo, calzino sparso o barattolo di crema ha un suo posto ben preciso, e spostare le cose nel modo giusto ti dà un boost di “soddisfazione pulizia”. Ti assicuro, è quasi terapeutico, almeno finché non ti accorgi che quel peluche ti sta guardando come se stessi tradendo la sua causa. Ho provato a capire il crafting degli ordini e alla fine mi sembrava di stare facendo un puzzle da 1000 pezzi, ma con la tensione di una partita a scacchi contro un’intelligenza artificiale impazzita.
Il meccanismo di pulizia interattiva è un altro highlight: non stai solo cliccando come un forsennato, ma devi scegliere con attenzione quali strumenti usare — il panno giusto, il detergente adatto — altrimenti rischi di far finire tutto peggio di prima. Seriamente, chi l’ha testato? Mi è capitato di rovesciare uno spray e trasformare metà stanza in una pista di pattinaggio. E poi all’improvviso… beh, lascia stare.
La sfida cresce con il progresso, perché più il bambino cresce, più la sua camera diventa un campo minato di giocattoli sparsi, libri aperti e vestiti abbandonati. Il sistema di progressione ti spinge a migliorare la tua velocità e precisione: pensa a una gara contro il tempo dove il premio è una cameretta pronta per ospitare il prossimo capitolo della vita del pupo. Prima “boss fight” con un cumulo di Lego? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo.
In sostanza, Baby Cleaning è come un allenamento per la vita reale, solo senza dover davvero raccogliere i calzini sparsi dietro al letto. Ti sfida a diventare un maestro dell’organizzazione, mentre ti regala momenti di caos comico e soddisfazione da “missione completata”. GG per chi sopravvive alla prima sessione di pulizie, eh!