Allora, ti presento Autobus perso (Lost Bus), un gioco dove sopravvivere a un’apocalisse zombie non è proprio una passeggiata al parco... più tipo una corsa in autobus senza freni su una montagna russa infuocata. Immagina che dopo l’ultima guerra nucleare, gli umani si siano trasformati in mostri giganti fatti di pura paura: sì, zombie che farebbero venire gli incubi anche a Dracula il giorno dopo Halloween.
Nel mezzo di questo caos totale, tu sei il protagonista con due alleati improbabili ma fedeli: la tua ragazza Sasha (perché anche in mezzo al disastro serve qualcuno con cui lamentarsi del traffico) e un autobus scolastico super-modificato che sembrerebbe uscito da un film di Mad Max, pieno di upgrade che ti salveranno il culo più volte di quanto ti aspetti. La gestione del bus non è solo estetica, eh! Ogni modifica può cambiare proprio la tua strategia di sopravvivenza, da potenziare il motore a installare armamenti che ti fanno sentire un passo avanti rispetto a qualsiasi zombie arrabbiato.
Il combattimento non è neanche lontanamente semplice: devi destreggiarti tra attacchi rapidi, schivate tattiche e l’occasione d’oro quando il colpo critico decide di fare la differenza. E quando la tua fortuna decide di prendersi una pausa caffè, beh, spera che l’esercito non ti abbia dimenticato e venga a darti una mano. Altrimenti... GG andati. E ti giuro, le prime volte con le orde di zombie sovradimensionati ti faranno premere il tasto “q” più di quanto ti piaccia ammettere.
Il sistema di risorse è un mini gioco a sé: raccogliere materiali per riparare il bus, trovare cibo, e persino sopravvivere a bizzarri eventi casuali è come giocare a nascondino con la fortuna. Ti ritrovi a cercare pezzi di ricambio quasi come se stessi frugando tra i divani di casa: una sorpresa dietro l’altra, a volte il sacchetto dell’aspirapolvere e a volte quel maledetto pezzo che ti serve per proseguire la missione.
Insomma, Autobus perso ti butta in un inferno post-apocalittico e ti chiede solo una cosa: sopravvivi, cavolo! Con Sasha al tuo fianco, il tuo bus bestiale e un po’ di fortuna (ne servono tonnellate), potresti davvero farcela. Anche se, tra me e te, non aspettarti sia semplice: il disastro è dietro ogni curva e la vera sfida è non lanciare il controller dalla finestra. Ma hey, senza rischio non c’è gloria, giusto?