Ah, il glorioso Bus City Parking Simulator, il sogno proibito di chi ha sempre pensato che parcheggiare un autobus in città sia un'arte degna di un ninja urbano. Qui non stiamo parlando di girare intorno al parcheggio con l’auto di tutti i giorni, no no: ti cali nei panni di un autista di bus che deve destreggiarsi tra spazi stretti, traffico impazzito e parcheggi che sembrano creati apposta per far venire l’ansia anche a un monaco zen.
La meccanica di guida è sorprendentemente realistica: il peso del bus si sente tutto, e non puoi semplicemente fare lo slalom come se stessi guidando un go-kart. Bisogna considerare la fisica del veicolo – tipo il raggio di sterzata e la capacità di frenata – e fidati, provare a parcheggiare un bestione del genere in uno spazio ridotto è come cercare di infilare un elefante in una cabina telefonica (spoiler: quasi impossibile). Ho perso il conto di quante volte ho pensato “Ok, questa volta ce la faccio” e invece… GG, game over.
E poi c’è il vero cuore del gioco: il sistema di parcheggio. Devi infilare il bus esattamente nelle zone segnate, senza urtare nulla (o almeno provarci). Ti guardi pure negli specchietti – o, se sei fortunato, utilizzi la vista della telecamera posteriore – cercando di capire se sei allineato o se stai per fare il più classico dei “parcheggi da principiante”. Seriamente, chi ha testato questo gioco ha una pazienza da santo. Ho provato a capire il crafting (eh, sì, c’è anche una specie di upgrade dei bus!) e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef.
Non è solo una questione di destrezza al volante: devi pure gestire il tempo, perché ogni parcheggio deve essere completato entro certi limiti, come se ci fosse un boss finale che ti guarda con aria severa e ti dice “Muoviti o addio fare carriera”. E sì, man mano che sali di livello, le sfide diventano più toste – dalle strade strettissime ai parcheggi che sembrano disegnati da qualcuno che odia i bus (probabilmente è vero).
Insomma, se hai sempre pensato che guidare un bus fosse roba da eroi moderni, questo simulatore ti fa vivere il sogno… o l’incubo, dipende dai punti di vista. Perfetto per chi ama le sfide realistiche e non si spaventa di dover schivare pedoni immaginari o incastrarsi tra due SUV che sembrano usciti da un garage modello Tetris. Provalo, almeno per dire “Io ce l’ho fatta” (o per lamentarti con gli amici del fatto che quel parcheggio era totalmente OP).