Se hai mai sognato di essere un gatto totalmente fuori controllo, Gatto dall'inferno: Simulatore di gatti è la tua nuova droga digitale. Qui non si tratta di accarezzare o dormire tutto il giorno (anche se, ovviamente, qualche pisolino c'è). No, la vera magia sta nel fare un disastro epico dentro casa di nonna, che già da sola suona come una missione suicida degna di un action movie – solo che le armi sono piatti volanti e vasi distrutti.
La meccanica di caos controllato è il cuore pulsante del gioco: con un semplice click o un tap, puoi infilarti dappertutto, graffiare, arraffare e lanciare oggetti a destra e a manca come se fossi il picchiatore professionista degli oggetti casalinghi. Sì, lanci la pallina, mandi in frantumi l’acquario (ebbene sì, perché i pesci sono solo un dettaglio), e poi scappi prima che la nonnina ti becchi col sorcio in bocca. Un nerva salta? Puoi scommettere che il tuo riflesso felino verrà messo alla prova più di una volta.
E poi la scoperta esplorativa è un bonus che ti fa girare la testa. Ogni angolo del soggiorno è come un piccolo mondo a sé, pieno di segreti (quelli da distruggere, ovviamente) e sfide diverse: da imprevisti casuali a missioni ferocemente feline – tipo, riuscirai a far cadere quel vaso senza rovinarti il pelo? Fidati, non è così facile come sembra. E se provi a fare il furbo, ricordati che la nonna è sempre a un passo da beccarti, trasformando ogni partita in una danza mozzafiato di ‘prendo-fuggo-salvo-il-divano’.
Mi sono preso un bel po’ di momenti “WTF” cercando di capire bene la dinamica di interazione con gli oggetti. Seriamente, chi ha deciso che far cadere un piatto fosse così soddisfacente? Il gioco ti fa sentire un vero artista del pandemonio, con controlli così semplici che persino il tuo gatto domestico potrebbe farcela (salvo la pausa nap, ovvio).
Insomma, Gatto dall’inferno non è solo un simulatore, è la rivincita felina su tutto ciò che non va. Se vuoi sentire il brivido del “sono proprio una peste” senza i rischi reali, questo gioco è uno spasso da provare. E ricorda: fai il disastro, ma non farti beccare... Altrimenti sarà game over e un sacco di musate sulle gambe (le tue, non quelle della nonna, speriamo).