Ok, mettiamola così: se hai sempre sognato di guidare un autobus in mezzo al traffico cittadino senza rischiare un infarto, City Bus Driver è il tuo biglietto d’ingresso. Qui non si scherza: realismo alla guida è la parola d’ordine, e il gioco ti catapulta immediatamente nel ruolo di un autista di bus urbano che deve destreggiarsi tra semafori, pedoni impazienti e quell’eterna lotta con il traffico da incubo. Seriamente, chi l’ha testato? Io ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma qui almeno si guida davvero.
Il cuore pulsante del gioco è proprio la gestione delle corse: devi raccogliere i passeggeri agli orari giusti, farli scendere dove desiderano e, soprattutto, non fare la figura del tassista psicopatico inchiodando in curva. Il sistema ti premia per la punctualità e la guida sicura, quindi niente drift stile Fast & Furious o salti con il bus dal ponte (anche se, ammettiamolo, un pensierino ogni tanto viene). Oh, e non dimenticare di tenere d’occhio il consumo di carburante e la manutenzione: il bus non è una Ferrari, e se lo trascuri rischi di rimanere a piedi nel bel mezzo della città, tra clacson inferociti e sguardi poco indulgenti.
Le meccaniche di controllo sono semplici ma efficaci: acceleratore, freno e sterzo. Facile? Sì, finché non ti ritrovi infilato in un ingorgo da incubo o sotto una pioggia torrenziale che trasforma ogni fermata in un mini-evento a sé. Da apprezzare la visuale in prima persona, che ti fa sentire davvero al volante, con la possibilità di aprire le porte ai passeggeri e segnalare le fermate – non è solo un gioco, è quasi una chiamata al dovere civico. Prima boss fight in quell’arena? Ok, non è esattamente un’arena, ma prova a destreggiarti tra una rotonda e un incrocio senza prendere una multa: GG facile? Macché.
In poche parole, City Bus Driver è la simulazione che non sapevi di volere, perfetta per chi ama mettere alla prova pazienza, precisione e un minimo di spirito zen tra le vie di una città sempre in movimento. Chi l’avrebbe mai detto che guidare un bus potesse essere così... intenso? E poi all’improvviso… beh, lascia stare.