Allora, preparati a vestire i panni di Adam, un cavernicolo un po’ pasticcione ma dal cuore tenero, che si lancia in una missione epica per ritrovare la sua amata Eve. Sì, lo so, sembra la trama di un film romantico preistorico, ma qui il vero protagonista sono le meccaniche di gioco: un mix di esplorazione e puzzle che ti farà grattare la testa più di una volta (e fidati, con i capelli arruffati di Adam non è facile capire cosa pensa davvero).
Il gioco funziona con un classico sistema point-and-click che, per fortuna, è così semplice e intuitivo che anche tua nonna potrebbe usarlo senza diventare una scheggia impazzita. Clicchi qua e là, Adam si muove, raccoglie oggetti e – attenzione – combina roba come se fosse un mago del fai-da-te ancestrale. Hai presente quando cerchi il telecomando sotto i cuscini e finisci per scoprire una caramella dimenticata? Ecco, qui l’esplorazione ha lo stesso sapore: ti aspetti un pezzo di legno e invece ti ritrovi con un osso che potrebbe risolvere il puzzle successivo.
Ogni livello è una piccola sfida a sé, con enigmi che ti costringono a pensare fuori dagli schemi – o meglio, fuori dalla caverna. Devi osservare bene l’ambiente, interagire con personaggi un po’ bizzarri e usare gli strumenti che trovi nel modo giusto al momento giusto. Seriamente, ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma alla fine è proprio questa la magia: non solo devi essere furbo, ma anche un po’ creativo (e paziente, non te lo nascondo).
E poi, tra un salto e l’altro, incontri creature e personaggi che aggiungono quel tocco di comicità che rende il gioco leggero e divertente, senza prendersi troppo sul serio. Insomma, se ti ricordi la frustrazione della prima boss fight in un’arena e come la tua tastiera quasi volava dalla finestra, qui il brivido è più dolce e la soddisfazione di risolvere un enigma vale doppio.
In conclusione, “Adam and Eve” è quel gioco che ti fa dimenticare la lista delle cose da fare per un po’, facendoti tuffare in un’avventura semplice ma piena di sorprese. Perfetto se vuoi un po’ di relax con una buona dose di sfida, una storia buffa e un protagonista che, diciamocelo, è un po’ il nostro alter ego preistorico. GG, Adam, ti stiamo tifando!