Allora, ti buttiamo subito nel vortice di Tri Peaks Emerland Solitaire, un gioco di carte che prova a dare una svolta epica al buon vecchio solitario. Sì, proprio quel passatempo che pensavi fosse solo roba da nonni o da chi aspetta l’autobus, ma qui viene trasformato in una vera e propria quest fantasy. Chi l’avrebbe mai detto?
La sfida? Liberare Emerland, un mondo incantato che sembra uscito da una fiaba, da un’ombra oscura che minaccia di rovinare tutto il party. Non stiamo solo scartando carte a caso, no no: ogni livello pulito è come un colpo inferto al cattivo di turno. Ti ritrovi quindi a combinare carte in ordine crescente o decrescente, ma non come nel solito solitario da bar: qui la struttura a tre picchi (da cui il nome) ti fa ragionare tipo scacchi, perché devi pianificare ogni mossa come se fosse l’ultimo boss fight. Seriamente, la prima volta ho pensato “Ok, devo solo pulire i picchi”, poi all’improvviso... beh, lascia stare, sono finito a usare l’undo più del tasto pausa durante un livestream cringe.
Il gioco ti lascia cliccare carte dal tavolo o dal mazzo con una semplicità disarmante – tipo “click, click, done”. Perfetto anche se sei uno di quelli che si impalla davanti all’inventario di un RPG. E se ti si inceppa la testa, c’è pure l’helper che ti da suggerimenti, così eviti di fare move da novellino. Ho provato a capire il crafting (sì, anche qui ci sono bonus e power-up) e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma ti giuro che sbloccare quei potenziamenti fa sentire tipo piccolo mago del solitario.
Insomma, tra grafica colorata e musiche che sembrano uscite da un cartone fantasy (ma senza diventare na noia), Tri Peaks Emerland Solitaire è quel mix perfetto tra la calma zen del gioco di carte e l’adrenalina di un’avventura da salvare il mondo. Se ti piace l’idea di rilassarti senza perdere il brivido di dover ragionare un po’, questo è il gioco che fa per te. GG, Emerland, ora tocca a te!