Sea Tower Solitaire non è il solito solitario da salotto, oh no. Immagina di essere un esploratore dei mari, ma invece di remare, il tuo vero nemico sono le carte. Qui il mare è fatto di mazzi sparsi e il tuo compito è sistemarli in ordine decrescente alternando i colori, proprio come nel classico solitario. Semplice? Aspetta un attimo, perché ogni livello è un piccolo puzzle marino che ti fa sudare più di una tempesta in alto mare.
Il sistema di gioco è tradizionale, ma con un twist che ti fa sentire un po’ Indiana Jones delle carte: scopri carte speciali che sono praticamente i tuoi power-up segreti. Ti danno bonus o abilità speciali per superare ostacoli che ti fanno dire “Ma come faccio?!” (giuro, a volte sembra di giocare a scacchi con il Kraken). Devi pensarci due, tre mosse avanti, o finisci come me che ho provato a capire il crafting delle carte e ho fatto un pasticcio degno di MasterChef... con un tocco di caos marinaro.
Muovere le carte è un gioco da ragazzi: un click o un tap e via, sposti carte tra tableau, mazzo e fondazioni. Ti ricordi la frustrazione di cercare di mettere ordine nel caos? Qui è la stessa cosa, solo che il caos ha una grafica così bella che quasi quasi ti dimentichi di perdere… quasi. Eppure, ogni livello alza il tiro, presentandoti layout sempre più tosti e ostacoli che ti fanno venire voglia di lanciare il mouse dalla finestra (ma non farlo, sul serio).
Non è solo mettere le carte in fila; è una sfida strategica dove guadagni ricompense per sbloccare nuovi sfondi, temi e federe per le carte, così puoi personalizzare il tuo mazzo marino e farlo diventare il più figo dell’oceano digitale. Insomma, Sea Tower Solitaire è quel gioco che ti coccola con i suoi scenari da cartolina ma ti mette alla prova come un vero pirata del solitario. GG a chi riesce a finirlo senza impazzire (o quasi)!