Ok, mettiamo su un po’ di magia in stile “solitario con il turbo”: ecco a voi Hot Air Solitaire, dove le carte non si limitano a farsi la fila come al solito, ma salgono in quota a bordo di… mongolfiere! Sì, hai capito bene, perché qui non stai solo spostando carte, stai pilotando un pallone aerostatico verso quote sempre più alte. Che figata, no?
Il sistema di gioco è figlio della tradizione: si tratta di organizzare le carte in sequenze discendenti seguendo i classici schemi del solitario. Ma aspettati un colpo di scena: ogni mossa non è solo un semplice spostamento, ma influenza direttamente l’ascesa della tua mongolfiera. Insomma, non puoi più fare il furbo buttando giù carte a caso come se fossero calzini spaiati, perché ogni scelta ti avvicina o allontana dalla vetta. A mano a mano che sali, i livelli cambiano look, con nuovi colori e sfondi che sembrano usciti da un album di viaggio onirico. Ecco, se ti piace l’idea di far volare i tuoi neuroni mentre maneggi le carte, sei nel posto giusto.
Non preoccuparti, i comandi sono così semplici che riesce a padronarli pure chi a computer preferisce il telecomando. Con un click si pesca una carta dal mazzo, con un drag la posizioni nel posto giusto, e ti senti un po’ come un pilota che sistema il carico in quota. Ho provato a capire il crafting delle mosse e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma il bello è proprio questo: il gioco ti sfida a pensare, pianificare e magari anche a imprecare (in silenzio, che siamo educati) quando la sequenza giusta sembra sparita nel nulla.
Chi l’avrebbe mai detto che il solitario potesse diventare un’avventura in alta quota? Prima boss fight contro il caos delle carte? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare l’errore all’ultimo millisecondo per tenere su la mongolfiera. Un gioco che è un po’ zen, un po’ strategia, perfetto per staccare la spina e allo stesso tempo tenere sveglio il cervello. GG, Hot Air Solitaire, hai fatto il buff giusto al classico!