Allora, se pensavi che correre sui binari fosse roba da treni veri, beh, Subway Surfers Peru ti dimostra che puoi fare lo stesso... con stile e senza rischio di multe (almeno nella vita reale, eh!). Qui il protagonista Jake e la sua gang si danno alla fuga da un ispettore più scorbutico di lunedì mattina e il suo fido cagnolino, e tu? Tu devi dimostrare di avere riflessi da ninja metropolitano per non finire schiacciato come una lattina.
Il bello è che questo endless runner non si limita a farti digitare come un forsennato: il sistema di controllo è una vera coccola per le dita. Ti basta un rapido swipe su, giù, sinistra o destra per saltare, scivolare o cambiare corsia, niente combo da manuale di arti marziali. Ma attenzione, perché la velocità aumenta e gli ostacoli spuntano come funghi dopo la pioggia (ok, forse un po’ meno poetico, ma capisci il concetto).
Il cuore pulsante del gioco? La meccanica di raccolta monete e power-up. Raccogliere le monetine lungo il percorso è come cercare il Wi-Fi in un bar: sembrerebbe facile, ma ti ritrovi a fare acrobazie per un attimo di gloria! E poi ci sono i power-up: il magnete che attira tutte le monete come un aspirapolvere iperattivo, il jetpack che ti fa volare sopra il caos (fantastico quando ti senti un po’ come Iron Man), e le tavole hoverbord che ti danno quel tocco “cool” da street artist. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma almeno il gioco ti premia comunque.
E non è solo una questione di riflessi: puoi anche fare tricks mentre sei in volo per guadagnare punti extra, trasformando ogni corsa in una specie di gara di skateboard improvvisata. E poi ci sono le sfide giornaliere e gli eventi speciali che ti costringono a tornare ogni giorno, perché diciamolo, chi si accontenta è perduto (o almeno, perde qualche skin fighetta).
In poche parole, Subway Surfers Peru prende la formula collaudata dell’endless runner e la spruzza di colori, ritmo e un tocco di cultura peruviana che non ti aspetti. La tua missione? Correre, saltare, scivolare e sopravvivere a questa giungla urbana pixelata senza finire schiacciato sotto un treno. Prima boss fight contro l’ispettore? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo. GG, ragazzi, GG.