Allora, immagina di svegliarti una mattina e trovare la tua città trasformata in un gigantesco ring di wrestling... senza le regole, e con un sacco di tipi loschi pronti a picchiarti per il gusto di farlo. Benvenuto in Strade dell'anarchia: Pugni di guerra, il gioco dove il caos regna sovrano e tu sei l’unico (o l’unica) che può rimettere un po’ di ordine a suon di pugni e calci volanti degni di un cartone animato giapponese. Seriamente, qui non si scherza: il sistema di combattimento è un mix esplosivo di combo corpo a corpo e acrobazie che ti faranno sentire come Bruce Lee con un turbo booster.
Lascia perdere le armi da fuoco, perché la vera sfida è in pugni e calci spettacolari – sì, quelli saltati da terra a qualche metro d’altezza, tipo volo dell’aquila ma versione urbana. E poi, quando pensi di aver visto tutto, puoi tirare fuori un arsenale di mosse speciali che sembrano rubate a un videogame anni ‘90, ma con un tocco moderno e super fluido. Provare a padroneggiare il sistema di combattimento è come imparare a ballare la salsa dopo aver mangiato una pizza intera: all’inizio inciampi un po’, ma poi è un piacere totale. Ho perso il conto di quante volte la tastiera ha quasi preso fuoco mentre schivavo all’ultimo secondo.
Oltre a pestare chiunque si metta sul tuo cammino, il gioco ti butta nel mezzo di una città infestata da criminali senza scrupoli, con una meccanica di progressione che ti permette di sbloccare nuove mosse e potenziamenti giusto quando credi di essere ormai un guerriero inarrestabile (spoiler: non lo sei mai davvero). E ti ricordi quelle situazioni in cui ti ritrovi circondato da tre o quattro tizi? Qui la gestione del combattimento multiplo è un po’ come cercare di preparare una torta mentre il gatto cerca di saltarti addosso: caotico ma incredibilmente soddisfacente quando ce la fai.
In sostanza, Strade dell'anarchia: Pugni di guerra è un invito a spaccare tutto con stile e senza troppi fronzoli: niente magia, niente laser, solo te, la tua rabbia e una serie di combo che ti faranno sembrare il re delle strade (o la regina, non facciamo distinzioni). Se vuoi provare a riportare un po’ di giustizia in questo pandemonio urbano, preparati a sudare, ridere e magari anche a imprecare un pochino (ma sempre con classe). GG e buon pestaggio!