Ok, mettiamola così: Metal Army War 3 è quel tipo di gioco dove pensi di comandare un esercito e finisci per sentirti un generale che urla ordini da un divano, con tanto di popcorn e dita incrociate. In pratica, è un top-down shooter che ti butta in mezzo a battaglie frenetiche, dove il vero boss da sconfiggere è il caos coordinato delle tue truppe (e, ovviamente, l'esercito nemico).
Il cuore pulsante del gioco è il sistema di comando e controllo della tua armata. Con un pad o tastiera sotto mano, muovi i soldati come se stessi giocando a una versione militare del twister, ma con mezzi corazzati e missili. Ti ritroverai a fare mille giri tattici, piazzando unità nei punti giusti, tipo scacchi ma con più esplosioni e meno “scacco matto”. Ah, e non dimentichiamoci delle abilità speciali da scatenare al momento giusto – una bomba qui, un colpo di mortaio là – che ti fanno sentire un po’ tipo un DJ che mixa il caos in battaglia.
Le missioni? Un mix tra cattura la bandiera e salva chi ti pare, ma con la tensione di chi prova a fare il caffè con la moka e teme che scappi tutto. Ogni livello ti costringe a pensare in fretta: “Ok, se mando i carri armati davanti rischio che mi facciano lo scherzetto del secolo, meglio infilare gli sniper dietro alle rovine”. Sì, il gioco ha un sistema di posizionamento tattico che ti farà sentire un po’ stratega e un po’ incubo degli avversari.
Il bello? I controlli sono semplici quanto efficaci: direzioni per muoverti, un paio di bottoni per sparare e attivare poteri speciali. Una roba che ti permette di schivare proiettili e coordinare attacchi senza perdere tempo a smanettare col manuale, perché, ammettiamolo, chi ha voglia di leggere quando si spara? Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma per fortuna non serve essere chef stellati per godersi l’azione qui.
Insomma, se ti piacciono i giochi dove il pollice scatta come un campione olimpico e il cervello fa gli straordinari, Metal Army War 3 ti farà sentire a casa. Preparati a un mix di frenesia e strategia, con un po’ di sano caos da combattimento – perché, ammettiamolo, chi non ama sentirsi quel generale un po’ pazzo che vince contro ogni pronostico? GG facile? No, ma sicuramente GG divertente.