Ok, immagina di essere una salsiccia. Sì, proprio così: una povera, poverissima salsiccia che deve scappare a zampe levate da uno chef affamato deciso a trasformarti in un pasto gourmet. E no, non è una fantasia da cucina, è Sausage Run, un endless runner che sa come far girare le rotelle – o meglio, far correre la tua salsiccia – a ritmo serrato e con una dose di caos degna di un cartone animato.
Il cuore pulsante di questo gioco? Un sistema di controllo semplicissimo che ti permette di schivare, saltare e zigzagare con swipe e tocchi, come se stessi facendo parkour al mercato del pesce. E fidati, tra coltelli volanti, pentole impazzite e una banda di animali affamati, la tua agilità sarà messa a dura prova (ho provato a capire il timing perfetto per saltare quei maledetti coltelli e mi sono sentito come quando cerchi il telecomando sotto il divano: un’epica lotta contro il destino).
Il trucco è semplice: sopravvivere il più a lungo possibile, raccogliendo bonus sparsi per il livello che ti danno quel pizzico di potere extra tipo invincibilità temporanea o un turbo boost da far invidia a Flash. E se pensi che sia un gioco monotono, beh, il level design dinamico ti sorprenderà ad ogni run, con ostacoli sempre diversi che ti faranno sudare più di una maratona estiva (seriously, chi l’ha testato? Giuro che la mia salsiccia ha rischiato di finire sfrigolata più volte).
E poi c’è la sfida sociale: niente di meglio che sconfiggere gli amici a colpi di score più alti, perché ammettiamolo, chi non ama un buon barbinaccio competitivo? La vera vittoria sta nel migliorarsi, nel padroneggiare quei micro-movimenti che fanno la differenza tra essere un semplice spuntino o una leggenda della fuga gastronomica. Prima boss fight? Ok, mettiamola così: la tastiera quasi ha preso il volo quando ho capito che dovevo schivare proprio all’ultimo millisecondo.
Insomma, Sausage Run è quel tipo di gioco che ti prende la mano e ti trascina in un tornado di risate, adrenalina e No, no, nooo! degni di un meme. Perfetto per chi vuol mettere alla prova i riflessi senza prendersi troppo sul serio. Alla fine, chi avrebbe mai detto che essere una salsiccia potesse essere così divertente? GG, chef, sei stato nettamente nerfato.