Allora, ti presento Fun Run Race 2: Multiplayer, il gioco dove ti ritrovi a gareggiare nei panni di animaletti carini ma agguerriti, in una corsa che sembra uscita da un cartone animato ipercinetico. Immagina un party di amici dove ognuno vuole vincere, ma tra scivolate, salti e power-up che sembrano usciti da un videogioco anni ’90, la vittoria è tutt’altro che scontata. Ho provato a capire il sistema di power-up e ti giuro, è come giocare a poker con le carte truccate: puoi spuntarla solo se usi tutto il cervello e un pizzico di fortuna (o di sadismo, a seconda dei casi).
Il cuore pulsante di questo gioco? Il suo sistema di controllo semplice ma letale: tap per saltare, swipe per scivolare, e la prontezza di riflessi che solo chi ha passato ore a schivare meme può vantare. Ogni pista è un caos organizzato, piena di rampe, trappole e ostacoli che ti fanno rimpiangere di non aver preso più sul serio gli allenamenti di parkour. E se pensi di poter solo correre dritto, beh, ti aspetta una bella sorpresa: la gestione dei power-up ti permette di lanciare barriere, prenderti boost fulminei o far inciampare gli avversari come un bullo a scuola. GG facile? Non proprio.
E poi c’è la componente multiplayer, che è come una partita a calcio tra amici: ogni sfida è diversa, imprevedibile e spesso finisce con qualche insulto amichevole (ma senza volgarità, eh, siamo educati). Puoi sfidare gli amici o buttarti nella mischia con sconosciuti da tutto il mondo, e ti assicuro che la varietà di avversari rende ogni gara una battaglia unica. La personalizzazione dei personaggi, tra skin e sblocco di nuovi animaletti, aggiunge quel tocco in più che ti fa venire voglia di restare incollato allo schermo anche quando vorresti fare altro.
In sintesi, se ti piace l’idea di una corsa folle, dove non serve solo essere veloci ma anche un po’ astuti (e un po’ scorretti, ma in senso ludico), Fun Run Race 2 è il gioco che fa per te. Preparati a ridere, imprecare (ma piano piano!) e a diventare il re della pista… o a finire ultimo, ma con stile. Seriamente, chi l’ha testato? Io, e ti dico che non è facile prendere la vetta, ma quando ci riesci, è una soddisfazione da premio Oscar.