Ok, ammettiamolo: chi non ha mai passato almeno un’ora a spostare carte in un solitario sperando di vincere senza dover chiamare mamma per essere salvato? Ecco, Royal Vegas Solitaire ti butta proprio in quel mood, ma con un twist da vera alta società – tipo James Bond che gioca a carte in smoking, insomma.
Qui il gioco è semplice, ma non ti illudere: è un esercizio di pazienza e strategia mascherato da passatempo da bar. Il tuo obiettivo? Sgomberare il tavolo (o “tableau” se vuoi fare il figo) spostando carte in ordine crescente e per seme, come se stessi mettendo in fila le scarpe nuove nell’armadio. Ma attenzione, non puoi solo buttare carte a caso: il sistema di spostamento drag & drop ti chiede di ragionare due mosse avanti, tipo scacchi ma con più colori e meno re.
E se ti perdi, niente panico: il gioco ti dà una mano con il meccanismo di hint, quella lucina che ti dice “Ehi, prova qui” quando sei nel panico totale. E se hai fatto un pasticcio degno di MasterChef, schiaccia l’undo e torna indietro, perché sì, a volte serve proprio un rewind per non buttare tutto dalla finestra (letteralmente o metaforicamente). Seriamente, chi l’ha testato senza questi aiuti?
Ti muovi tra il tableau, lo stock e le fondazioni con una fluidità che ricorda quella di un croupier esperto, il tutto con un’interfaccia elegante come un cocktail servito al neon del Vegas. E mentre ti sfidi da solo, ti immagini seduto a un tavolo lucido, a sorseggiare un drink – o magari solo una bibita, ma vabbe’, la fantasia è gratis.
Se sei uno di quelli che crede che il solitario sia roba da nonni, aspetta di provare questo. La combinazione di regole classiche con quei piccoli extra tech ti fa sentire un vero boss delle carte, anche se la tua prima vittoria è arrivata solo dopo aver quasi lanciato il mouse contro il muro (lo sappiamo, ti ricordi quel primo tentativo, vero?). Insomma, in Royal Vegas Solitaire la sfida è reale, la soddisfazione pure, e il tutto con quel tocco di classe da casinò che non guasta mai. GG e buona fortuna!