Ok, mettiamola così: Rainbow Friends VS Skibidi Toilet è quel tipo di gioco che ti fa pensare “Davvero, chi ha avuto l’idea di trasformare tutto in… toilette?”. Seriamente, la trama fa volare la fantasia come un razzo color arcobaleno, ma con un twist da bagno pubblico (ma in senso buono, eh). Sei un Rainbow Friend, un eroe super colorato con poteri che farebbero invidia a un unicorno dopo un caffè doppio, e il tuo compito è fermare l’invasione delle famigerate Skibidi Toilet, che stanno trasformando il mondo in un enorme gabinetto a cielo aperto. Fantascienza? Più o meno.
Il vero cuore pulsante del gioco è il sistema di combattimento, che ti mette nelle scarpe (magari profumate) dei Rainbow Friends con abilità uniche. Ogni personaggio ha una specialità diversa – pensa a un party da RPG dove ognuno porta il proprio asso nella manica, dal super salto al raggio arcobaleno distruttivo. Combattere contro i nemici è un mix di strategia e azione frenetica: non è solo premere bottoni a caso (anche se a volte aiuta), ma imparare a sfruttare le combo giuste per avere un vantaggio. Ti ricordi la prima boss fight in quell’arena? Ecco, diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo. GG!
Ma non è solo botte e poteri, eh! C’è anche un tocco da Indiana Jones, con esplorazione di luoghi magici come le Tinture Arcobaleno e grotte misteriose. Raccogliere risorse qui è come cercare il telecomando sotto i cuscini del divano: sembra semplice, ma ti ritrovi sempre con qualcosa inaspettato, tipo un bonus segreto o un passaggio nascosto. E poi all’improvviso... beh, lascia stare. Nel mezzo delle esplorazioni c’è anche il buon vecchio puzzle solving: rompicapi che si integrano alla perfezione con l’azione, perché a nessuno piace solo spaccare tutto senza usare il cervello (anche se a volte è terapeutico, ammettiamolo).
Il bello? Devi fare squadra, perché solo unendo le forze dei Rainbow Friends puoi sperare di neutralizzare la maledizione Skibidi Toilet e riportare la pace (e soprattutto i colori) al regno. Quindi, se ti va di vivere un’avventura che è un po’ un mix tra un cartone animato psichedelico e un party di eroi improbabili, qui c’è roba da smanettare, ridere e, perché no, anche un po’ riflettere su quanto può essere assurdo un mondo governato dai bagni maledetti.