Allora, parliamo di Ludo World, quel gioco che ti fa sentire un po’ bambino ma con l’ansia da “prendo o non prendo quella pedina”. Fondamentalmente, sei lì che lanci il dado, ogni volta sperando che esca il numero che ti porta esattamente a casa... o magari a spedire a casa gli avversari, che è sempre più divertente (lo so, sono crudele). Le ambientazioni? Colorate, vivaci, quasi come quei mercati rionali dove ti perdi tra bancarelle di ogni tipo, ma in digitale. E te lo dico, ogni rotolata del dado è una piccola dose di adrenalina: la tensione sale, il cuore batte… o forse ero solo io che avevo bevuto troppo caffè.
Ludo World ti dà pure la possibilità di scegliere tra la modalità classica – perché a volte il vintage è intramontabile – e quella veloce, ideale per chi come me si distrae ogni due secondi e ha bisogno di azione rapida, tipo uno snack pomeridiano ma per il cervello. E non è mica solo un semplice percorso da start al centro: c’è anche la trophy road, dove ogni mossa ti fa sentire un po’ come se stessi scalando un podio olimpico, anche se a volte sembri più un giocoliere alle prime armi.
Una cosa che mi ha colpito (e sì, sono un po’ un esploratore di videogiochi) è la presenza di sub-quest. Ce ne stanno alcune che ti tengono incollato perché, diciamolo, lanciando il dado potresti anche pensare: Ok, di nuovo... ma quante volte posso farlo prima di perdere la testa? Ma le ricompense extra danno quel gusto in più, tipo trovare un meme perfetto in mezzo alla chat durante una partita online. Ah, e a proposito di chat – il gioco si presta a sfide con amici o con perfetti sconosciuti che ti fanno sudare freddo, perché non sai mai se la mossa successiva sarà la tua gloria o la tua disfatta.
La prima volta che ho provato Ludo World, ero un po’ scettico – non è che ti aspetti chissà quale rivoluzione dal classico gioca e muovi la pedina, no? E invece, lasciami dire che ho sentito quella scintilla, come la prima volta che ti accorgi che il gattino del vicino è davvero una star di TikTok. Alla fine, questo gioco è come quei pomeriggi passati con gli amici a sfidarsi a carte: semplice, condita da un pizzico di strategia e una valanga di risate (e qualche insulto bonario, ovvio). Insomma, Ludo World è quel passatempo che in generale ti fa pensare “non sarà il gioco dell’anno, ma chi se ne frega, è proprio quello che ci voleva”.
Pronto a far rotolare quel dado e a provarci anche tu? Fidati, è un piccolo viaggio che vale la pena entrare, anche solo per la soddisfazione di dire Ho mandato a casa il re del tavolo!.