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Fallout Equestria: Remains

4/5(voti: 4)📅2023 Sep 23
Fallout Equestria: Remains

Ok, allora, immagina di svegliarti in un mondo postapocalittico dove gli unici pony che vedi non sono per nulla carini e coccolosi, ma piuttosto mutantoni, banditi pronti a sfilarti le scarpe e fazioni che sembrano uscite da un incubo (e no, non parliamo di un party di compleanno). Benvenuto in Fallout Equestria: Remains, un gioco che ti fa tornare alla vita... o meglio, alla sopravvivenza nel deserto radioattivo di Equestria. Sì, perché qui il tuo mantra diventa “arrangiati” e “corri più veloce di quel mutante con tre teste”.

Parti da un rifugio, un po’ il tuo piccolo “nido d’aquila” (ma senza vista panoramica), dove il primo obiettivo è il classico “far mangiare il personaggio senza fargli fare una crisi” ossia raccogliere risorse come se stessi cercando il Wi-Fi in montagna. Il sistema di gestione inventario è una danza tra l’essenziale e il superfluo: vuoi portare più roba possibile, ma attento a non diventare un “zaino ambulante” lento come una tartaruga in reverse. Ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, ma è proprio nelle combinazioni di oggetti che si svela la magia (o il disastro, a seconda dei punti abilità).

Il sistema di combattimento ti mette di fronte a scelte tipo “sparare o scappare?” con nemici che vanno dal “mutante brutto e cattivo” al “bandito che ti guarda come se fossi il pranzo”. Le dinamiche sono abbastanza strategiche: se pensi di essere OP, prova a farti un giro nella prima arena di scontro, dove schivare all’ultimo millisecondo è più che consigliato, è quasi un’arte marziale. Diciamo che la mia tastiera ha rischiato di volare dalla finestra più volte. GG, direbbero i pro.

Ma la vera chicca sta nelle scelte narrative e alleanze con le fazioni. Ti ritroverai a dover decidere se fidarti di quel gruppo tutto pistole e cattiveria o restare un lupo solitario (spoiler: nessuno ti regala niente sotto il sole post-nucleare). La differenza tra un “buff” e un “nerf” qui è decidere se sacrificare un alleato o affrontare da solo il prossimo gruppo di nemici. E poi all’improvviso... beh, lascia stare, ti lascio la sorpresa. Seriamente, chi ha testato questo gioco probabilmente ha scritto un romanzo a parte solo per spiegare tutte le trame nascoste.

In definitiva, se ti piacciono i giochi dove devi sudare sette camicie per costruire una comunità e sopravvivere in un mondo che non ti farà sconti, Fallout Equestria: Remains è un’avventura che ti terrà incollato alla sedia. E chissà, magari tra un mutantone e un dialogo con un alleato, riuscirai pure a farti qualche risata amara e a dire “ok, ce la posso fare”. Ci stai?