Se pensavi che il classico gioco del serpente fosse roba da scuola elementare, preparati a ricrederti con Snake War Multiplayer, il gioco dove la sopravvivenza è un’arte e la tua abilità con il joystick diventa la differenza tra eroe e snack per qualche vipera più furba. Il gameplay è semplice ma odiosamente geniale: inizi come un serpente minuscolo, tipo il brocco della tana, e devi mangiare quelle orbe luminose sparse ovunque per crescere a dismisuratanto che ti senti quasi un Godzilla a quattro zampe squamosi.
Ora, la parte divertente arriva con il combattimento tattico tra serpenti. Non è solo un mangiare e farsi crescere, oh no. Devi pensare da ninja: imbrogliare, intrappolare e mandare al tappeto i tuoi avversari usando mosse che non ti aspetteresti in un semplice gioco coi polpastrelli. E quando finalmente sconfiggi qualcuno, ti becchi non solo il suo bottino ma anche quella bella dose di soddisfazione da “l’ho fatto proprio io”. Peccato che ogni secondo può essere il tuo ultimo, perché una sola mossa sbagliata e pang! finisci in pezzi come la mia pazienza quando il mio serpente non smette di sbattere contro il muro.
Il bello è che le meccaniche di controllo sono fluide e semplicissime; una combo tra il “scivola-facile” e “risposta-lampo” che ti fa sentire subito un pro, anche se ti ritrovi spesso a sbattere contro un altro serpente senza motivo apparente (seriously, chi ha testato questo?). Poi ci sono quelle orbette da raccogliere, più appiccicose e desiderate dei popcorn al cinema impossibile resistere. E senza stress: non ci sono limiti di tempo, quindi puoi giocare come vuoi, che tu stia procrastinando al lavoro o mimando la fuga dal dinosauro in salotto. E se sei tipo “offline? Non giocabile”, ti sbagli di grosso, perché qui puoi divertirti anche senza Wi-Fi. Non si può dire lo stesso del mio Wi-Fi dopo un raid massacrante, però.
In definitiva, tra strategie da vipera e riflessi da gatto Ninja, Snake War Multiplayer riesce a trasformare un gameplay apparentemente semplice in un’arena selvaggia, divertente e a tratti frustrante (in senso buono, ovvio). Pronto a dimostrare che il serpente più furbo sei proprio tu? Spoiler: perderai, ma con stile.