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Snap The Shape: Japan

5/5(voti: 2)📅2023 Mar 16
Snap The Shape: Japan

Allora, ti sei mai chiesto come sarebbe infilare la testa in un origami gigante mentre esplori il Giappone? No? Beh, Snap The Shape: Japan ti ci porta lo stesso, con quel tocco zen che ti fa sentire un po’ samurai... ma del puzzle. Qui, la vera sfida non è sferrare colpi alla katana, ma incastrare forme geometriche con la precisione di un sushi chef che prepara il suo capolavoro. Il sistema di snapping delle forme è così soddisfacente che ti viene voglia di staccare pezzi di carta e provare a farlo nella vita reale (spoiler: non funziona).

Ogni livello ti catapulta in un angolo diverso del Giappone, dalla pacifica atmosfera dei templi a quella frenesia urbana tipo Shibuya alle 7 di sera. Non è solo un puzzle, è un mini-tour virtuale con un background culturale che ti fa sentire un po’ turista ma senza la colazione a base di caffè scadente. E mentre ti stressi cercando di capire dove incastrare quella forma che sembra un pezzo di Tetris alieno, il gioco ti ricorda che non è solo una questione di tempo, ma di cervello e occhio clinico. Il mix fra logica e senso spaziale ti tiene sulle spine, soprattutto quando scatta il timer, perché sì, anche i samurai fanno le corse contro il tempo, almeno virtualmente.

Se ti stai chiedendo “ma è complicato da giocare?”, tranquillo, qui non serve un manuale da 500 pagine: i controlli sono semplicissimi, un click o un tap e via, trascini la forma dove pensi stia meglio. In men che non si dica, anche tua nonna potrebbe diventare una ninja del puzzle, e tutto senza bisogno di fare il bowing ogni volta che sbagli (anche se, ammettiamolo, un piccolo inchino di scusa non guasta mai).

Insomma, Snap The Shape: Japan è quel tipo di gioco che ti fa passare dal relax più zen alla tensione della gara contro il timer, il tutto condito da una grafica che ti fa venir voglia di prenotare un biglietto per Tokyo. Se sei un fan dei puzzle con un'anima artistica (e un pizzico di follia), questo gioco è una GG sicura. E hey, chi avrebbe mai detto che incastrare pezzi potesse essere praticamente un viaggio spirituale? Provare per credere!