Allora, mettetevi comodi perché vi racconto di Don Kong Fury, quel platform a scorrimento laterale che ti mette alla prova con riflessi da ninja e un po’ di cervello spento-e-riaccendo tipo PC dopo aggiornamento. Qui, voi siete quel piccolo eroe tutto tondo che deve farsi strada in livelli dove ogni passo è come camminare sul filo di un rasoio, ma senza la rete di sicurezza, capito?
Inizialmente pensavo fosse un altro clone dell’ennesimo platform anni ’90, ma poi... sorpresa! I livelli sono una specie di danza acrobatica tra piattaforme impilate a mosaico, zigzag ai limiti dell’incredibile e quei dannati fireballs lanciati da Don Kong, un gorilla arrabbiato tipo Hulk on espresso troppo forte. Sinceramente, quando ho sentito il suono del fuoco che mi sfiorava, ho avuto un brivido: non è solo un gioco, è un attacco al sistema nervoso!
Il buon Don Kong si è preso la briga di rapire la vostra principessa (e chi non lo farebbe?), quindi niente chiacchiere - o la missione finisce lì. Vi tocca schivare come se foste in una battaglia di stream Twitch, scavalcare le piattaforme con un mix di sevizione e furbizia e usare al volo le scale, che sono praticamente il GPS del gioco per non farvi grigliare. Giuro, l’ho provato in multiplayer locale con un amico, ed è stata una lotta continua tra chi moriva prima, ma pure tra risate per le svariate cadute… forse troppo spesso le mie.
In generale, la grafica è colorata e vivo come una fiaba metropolitana, che ti cattura subito e ti fa rimanere lì a tentare quel salto un altro paio di volte (o dieci). Fondamentalmente, Don Kong Fury è questo: una sfida tesissima che ti ricorda perché ami (e odi) i platform. Se siete fan di The Legend of Zelda o di quei giochi dove esplori ogni angolo cercando segreti, ma avete un debole per la frenesia e i momenti fatti apposta per lanciare il controller (ve l’ho già detto, giuro), allora questo è il vostro prossimo passatempo. Pronti a salvare la principessa? No pressure, eh...