Allora, preparati a infilarti gli stivali di un veterano di guerra perché Call of Ops 2 non è la solita sparatutto dove schiacci il grilletto e basta. Qui la parola d’ordine è “realismo”, ma non quel realismo noioso da manuale di storia: parliamo di un sistema di gioco che ti fa sentire il peso dell’equipaggiamento come se fosse davvero lì con te. Tipo quando cerchi di correre con lo zaino carico e ti chiedi se la tua schiena sopravviverà a questa missione – no joke, ho provato a capire il crafting e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef.
Il bello di Call of Ops 2 sta nelle sue missioni sparse per il globo. Nord America, Europa, Asia, Medio Oriente: praticamente un tour mondiale della guerra, senza dover prendere un volo Ryanair (e senza ritardi, finalmente!). Ogni location ha le sue chicche tattiche, quindi dimentica il “copia e incolla” dei livelli – qui ogni scontro ti fa tirare fuori strategie diverse, come quando cerchi le chiavi di casa e ti accorgi che erano in tasca tutto il tempo.
Ora, se pensi che sparare da soli sia figo, aspetta di buttarti nel multiplayer. Qui è dove la vera festa prende vita. Ti trovi faccia a faccia con giocatori da tutto il mondo, e credimi, non c’è niente di più soddisfacente che vedere il tuo nemico cadere dopo un duello all’ultimo millisecondo. La tensione è così alta che quasi ti viene voglia di mettere il casco anche per andare in cucina. Prima boss fight in quell’arena? Diciamo solo che la mia tastiera ha rischiato di volare dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo.
Insomma, Call of Ops 2 è quel tipo di gioco che non ti lascia mai annoiare, perché tra gestione dell’inventario, equipaggiamenti professionali e azione serrata, ogni partita è un'avventura diversa. Se ti piace sentire il cuore battere forte e l’adrenalina a mille, beh, sei nel posto giusto. E ora, che aspetti? Lanciati nella mischia e dimostra che sei tu il vero MVP. GG!