Ok, mettiamola così: Call of Duty Free è quel gioco che ti prende per la giugulare e non ti lascia andare finché non hai finito la missione... o finché non ti arrendi dopo l’ennesima morte ingiusta. Se ti piace sparare da prima persona e sentirti un soldato che corre da una parte all’altra come se avesse bevuto tre caffè di fila, questo è il tuo regno. Qui il focus è tutto sul sistema di combattimento: mirare, sparare, schivare, e magari fare quel salto furtivo che ti fa sentire tipo ninja, ma con un fucile in mano. Ho provato a prendere confidenza con il sistema di coperture e ti giuro, sembra di giocare a nascondino con un cecchino... e lui è molto bravo a trovare i tuoi nascondigli.
Le meccaniche di gioco sono pure una festa di varietà. Puoi passare dal piazzare bombe a conquistare punti strategici con i tuoi compagni di squadra, che, se non conosci bene, sono tanto utili quanto un joystick rotto. Il bello è che non è solo un “corri e spara” a caso: qui devi ragionare, coordinarti, e magari urlare via chat “copriteiila!” perché senza teamwork si finisce sempre a terra come patate. Ah, e se ti piace smanettare un po’, il sistema di personalizzazione delle armi è roba seria: ogni fucile o pistola ha il suo feeling, e puoi sbizzarrirti con mirini, caricatori e accessori. Seriamente, chi l’ha testato? Io ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef, con armi che sparano come se fossero a coriandoli.
Un’altra chicca è la modalità rigenerazione della salute e il sistema di coperture, che ti fanno sentire in una partita di strategia in tempo reale più che in un semplice FPS. Ti butti dietro un muretto, recuperi fiato, e poi riparti come un fulmine. Se ti ricordi la prima boss fight in quell’arena? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo.
Insomma, Call of Duty Free non è solo l’ennesima sparatoria: è un mix ben riuscito di azione frenetica, tattica da “team leader improvvisato” e personalizzazione che ti fa sentire davvero il protagonista. Che tu voglia fare il solitario o buttarti nella mischia con gli amici, qui il GG è sempre dietro l’angolo (o dietro un cecchino ben piazzato). E poi all’improvviso... beh, lascia stare, prova e capirai!