Allora, immagina di essere una mamma panda super organizzata, ma con un bimbo panda al seguito che ha più energia di un caffè doppio. Ecco, questo è Baby Supermarket, il gioco che ti catapulta direttamente nel cuore pulsante del supermercato più grande della città. Sì, proprio quell’inferno di corsie dove cercare il latte diventa una missione degna di Indiana Jones.
Il core gameplay è tutto qui: guidare la dolcissima famiglia panda tra scaffali straripanti, scegliere i prodotti giusti (e non quelli che sembrano usciti da un cartone animato anni ’90), e soprattutto evitare il classico disastro con il carrello che si impunta come se avesse vita propria. Non è solo premere un paio di tasti e via, no no. Qui serve un po’ di strategia: devi decidere cosa comprare, controllare la lista della spesa (che, ammettiamolo, spesso è più confusa di un tutorial di un gioco di strategia), e fare tutto senza farti distrarre dal piccolo panda che, probabilmente, vuole toccare ogni singolo prodotto – tipo quando i tuoi amici ti invitano a giocare ma tu devi stare a casa a studiare.
Il sistema di interazione è sorprendentemente intuitivo: tocchi, trascini, e clicchi con la naturalezza di chi spinge un carrello nella realtà. Ma attenzione, perché ogni oggetto ha il suo peso e caratteristiche diverse, quindi scordati che tutto sia OP come in certi RPG. E poi, c’è questa simpatica meccanica di tempo limite: devi fare la spesa prima che il piccolo panda dica ho fame per la terza volta – e credimi, quel momento arriva sempre troppo presto.
Ho provato a capire il crafting delle ricette in-game (perché sì, c’è pure quello) e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef. Seriamente, chi l’ha testato? Però, è proprio questo il bello: ti fa sentire meno un player e più un genitore in missione. E poi, all’improvviso... beh, lascia stare, il caos è garantito e il divertimento pure.
Se ti ricordi l’ultima volta che hai fatto la spesa con i bimbi al seguito, saprai esattamente cosa intendo: distrazioni, scelte rapide, e la lotta contro il tempo. Baby Supermarket prende tutto questo e lo trasforma in un gioco tenero, frenetico e con quel pizzico di follia che ti fa dire GG, mamma panda, ce l’abbiamo fatta!.