Ok, immergiamoci in Squid Squad Mission Revenge, il platform d’azione che ti fa sentire come un calamaro ninja in missione vendetta. L’idea di base? Un gruppo di calamari un po’ bizzarri che si ritrovano in mezzo a un guaio grosso come una balena: il cattivone di turno ha rapito amici e parenti, e ora tocca a te, con la tua squadra, andare a fare un po’ di giustizia sommersa. Già solo l’ambientazione sottomarina ti fa venir voglia di tuffarti con controller alla mano, e ti assicuro che qui non si naviga mica a vista.
Il cuore pulsante del gioco è il sistema di piattaforme: piattaforme mobili, salti millimetrici e ostacoli che sembrano pensati apposta per farti sbattere la testa (metaforicamente, per carità). Ecco, se pensavi che saltare fosse banale, aspetta di dover combinare agilità e tempismo mentre schivi gli attacchi nemici o risolvi enigmi più intricati di un puzzle di Rubik dopo una maratona di serie TV. Ho provato a capire il crafting delle abilità e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef in cucina, ma questo sistema di sblocco potenziamenti è sicuramente una chicca: ogni calamaro può diventare un piccolo supereroe, con mosse speciali che ti faranno sentire OP (per un po’, almeno prima del nerf…).
Vogliamo parlare del controllo? Il feeling è fluido come una nuotata tra le onde: sia che usi tastiera o gamepad, muoversi e saltare tra le rocce e i coralli è una danza acquatica che ti entra nel sangue. E ti senti davvero parte della squadra quando, in modalità cooperativa multiplayer, ti metti a giocare con gli amici – perché niente unisce come cercare di non affogare insieme mentre si combatte un boss che sembra uscito da un incubo marino. Prima boss fight in quell’arena? Diciamo solo che la mia tastiera è quasi volata dalla finestra quando ho capito che dovevo schivare all’ultimo millisecondo.
Se ti piacciono avventure colorate, sfide pazzesche e il gusto di migliorare il tuo calamaro come se fosse un Pokémon, Squid Squad Mission Revenge è il gioco che fa per te. E se non ti senti ancora pronto per la vendetta, beh, puoi sempre fare una pausa e ammirare i fondali marini pieni di dettagli – che diamine, è più bello di un documentario su Netflix!