Allora, mettiti comodo perché Monsters Attack Impostor Squad è quel tipo di gioco che ti fa sentire un po’ eroe da action movie, un po’ tattico da campagna strategica – il mix perfetto per chi come me ama schiacciare bottoni ma anche grattarsi la testa su “ma come cavolo li sconfiggo sti mostri?”.
Il sistema di combattimento qui è un po’ come fare il DJ in una discoteca infestata da creature mostruose: devi scegliere con cura chi far salire in consolle, pardon, in squadra. Ogni membro del tuo Impostor Squad ha abilità uniche, tipo un coltellino svizzero con superpoteri, e starà a te capire quale combinazione funziona meglio contro i vari tipi di mostri – che, spoiler, hanno debolezze e punti forti da far impallidire un meta da MOBA. Seriamente, una volta ho provato a buttare nella mischia il personaggio tank contro un nemico agile e... beh, il risultato è stato un meme vivente.
Il cuore pulsante del gioco è proprio questo: il team building strategico. Non basta schiacciare “attacca” come un forsennato, qui devi pianificare, cambiare tattica livello dopo livello, perché ogni stage presenta sfide diverse, tipo quei puzzle che ti fanno rimpiangere di avere le dita e non un joystick magico. E ti assicuro, quando finalmente riesci a coordinare il tuo team che sembra una boyband e a vedere i mostri cadere come birilli, ti senti un po’ il re del mondo. GG easy? Non proprio, ma quasi.
E non è finita! C’è un sistema di upgrade e progressione che ti fa sentire più produttivo di un impiegato in smart working: guadagni esperienza e oro battendo nemici, poi li usi per potenziare abilità e comprare armi sempre più OP (o almeno così spero, prima che nerfino tutto). Ho passato più tempo a scegliere i miglioramenti che a combattere, ma hey, è parte del divertimento, no? E poi all’improvviso... beh, lascia stare.
Insomma, se ti piace l’idea di comandare il tuo squadrone in una specie di “Mission: Impossible” contro bestie infernali, ma con quel tocco in più di strategia e personalizzazione, Monsters Attack Impostor Squad è decisamente un titolo da provare. Chi l’avrebbe mai detto? Proteggere il proprio “nido spaziale” non è mai stato così divertente e, a volte, quasi frustrante (ma in senso buono). Preparati a sentire il brivido della battaglia, a ridere delle tue scelte discutibili e a gridare “ancora una partita!” anche a notte fonda.