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Short Life

5/5(voti: 10)📅2021 Mar 07
Short Life

Ah, Short Life... il platformer che ti fa sudare tanto quanto un caffè doppio la mattina, ma con la soddisfazione di chi, dopo mille morti assurde, finalmente ce la fa (o almeno ci prova). Qui non stiamo parlando di un semplice “salta e corri”, ma di un vero e proprio balletto fisico fra trappole sadiche e livelli che sembrano progettati apposta per farti venire il mal di testa. La parola d’ordine? Sopravvivere, ovviamente—anche se spesso la sopravvivenza sembra più un miraggio che una realtà.

Il sistema di movimento è un piccolo capolavoro di fisica impazzita: il protagonista non è un robot, ma risponde a ogni tua mossa con un mix di inertia e momentum che ti fa sentire come se stessi cercando di domare un toro impazzito in mezzo a un campo minato. Muoversi e saltare è intuitivo – niente comandi da manuale spaziale, solo quel trio magico: sinistra, destra e salto – ma la vera sfida nasce dal dover calcolare tempismo, direzione e velocità, come se stessi cercando di parcheggiare una macchina con i paraurti fatti di gelatina. Ho provato a capire il crafting... ops, volevo dire il salto perfetto, e ho finito per fare un pasticcio degno di MasterChef fallito.

Ogni livello è un mini inferno di trappole, spuntoni e altri ostacoli sadici, ma con una vena comica che ti fa quasi ridere quando l’eroe vola via in mille pezzi (e poi all’improvviso... beh, lascia stare). Ti ritroverai a pensare più volte “Sono io o questo gioco è un po’ sadico?” mentre cerchi di bilanciare velocità e prudenza, perché correre troppo ti farà fare un tuffo non previsto nel vuoto, ma andare piano potrebbe significare... beh, cadere comunque. Il bello è che ogni errore è una lezione: è un loop infinito di trial and error, che ti spinge a migliorarti e a cercare il tempo migliore senza perdere la pazienza (spoiler: la pazienza dura poco).

Se ti ricordi quelle prime boss fight in giochi dove la tua tastiera rischiava di volare dalla finestra, qui è un po’ la stessa storia ma con una fisica buffa e imprevedibile che rende ogni salto un vero spettacolo. L’elemento puzzle non ti lascia mai solo a improvvisare: ogni movimento è una mini strategia, e capire come sfruttare l’ambiente per superare i livelli diventa parte del divertimento. Ti ritroverai a ridere, imprecare e, soprattutto, a voler riprovare ancora e ancora.

In sintesi? Short Life è quel gioco che sembra semplice ma nasconde una sfida che ti tiene incollato al monitor con un mix di frustrazione e divertimento genuino. Se sei fan dei platformer che non ti danno respiro ma ti fanno anche sorridere (o piangere, a seconda del momento), questo è il gioco che ti farà dire “GG” a te stesso, ogni volta che arrivi un po’ più lontano.