Allora, mettiti comodo perché Riddle Transfer è quel tipo di gioco che ti fa sentire un po’ detective, un po’ genio del puzzle e, ammettiamolo, anche un po’ smemorato quando perdi di vista l’oggetto chiave. Qui torniamo a vestire i panni di Phil, il nostro eroe un po’ scombussolato, che dopo le follie di Riddle School si ritrova catapultato in un mondo nuovo di zecca, pieno di strani ambienti che sembrano usciti da un sogno fatto con troppi caffè. Spoiler: qui la parola d’ordine è esplorazione, e non quella da turista, ma quella da Sherlock Holmes con il mouse.
Il cuore pulsante del gioco è un sistema di puzzle che ti farà grattare la testa in più di un’occasione. Non aspettarti enigmi da barzelletta, però: qui serve un po’ di pensiero laterale, quello che ti fa dire “Ah, ma certo, perché non ci ho pensato prima!” (anche se, nella realtà, l’idea arriva solo dopo un paio di tentativi falliti e qualche bestemmia muta). Tra una raccolta di oggetti e l’altra – che, diciamocelo, è un po’ come cercare il cellulare in una borsa da donna: sai che c’è, ma non sai dove – dovrai usarli nel modo giusto per sbloccare passaggi, attivare meccanismi e, perché no, scoprire qualche pezzo di lore davvero intrigante.
Il sistema di controllo? Semplicissimo: niente combo da master ninja o comandi da pilota d’aereo. Si gioca con tastiera e mouse, grazie a un’interfaccia point-and-click che è praticamente la versione videoludica di “clicca dove ti sembra più sensato”. Perfetto per chi, come me, ha la coordinazione di un bradipo ubriaco, ma vuole comunque sentirsi un boss della logica.
La bellezza di Riddle Transfer sta proprio in come ti coinvolge nel racconto. Interagire con personaggi stravaganti e scoprire dettagli sparsi nell’ambiente dà quel sapore da “Ah, quindi è questa la storia!” che ti spinge a continuare anche quando una stanza sembra un rebus senza soluzione. E credimi, la soddisfazione quando infine risolvi un puzzle che ti ha fatto sudare è quasi terapeutica (o forse sono solo io che ho bisogno di più hobby).
Insomma, se sei tipo da “mi piace ragionare ma senza troppo stress” e ami quei giochi che ti fanno sentire un po’ più furbo di quanto sei, Riddle Transfer è il titolo che fa per te. Preparati a perdere un po’ di tempo, a ridere delle situazioni assurde e, soprattutto, a goderti una sfida che è un mix perfetto tra cervello in modalità “on” e umorismo da bar dello sport. GG e buon divertimento!